"Io non so quali elementi possa avere in mano il sindaco Letizia Moratti per dire quello che ha detto", premette monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo e responsabile della Cei per gli affari giuridici. "L'osservazione in sè è grave, perché opera un'equiparazione tra clandestino e delinquente". "A fronte di queste osservazioni", continua il prelato, "abbiamo statistiche che ci dicono come, su 10 atti delinquenziali, 9 siano compiuti da cittadini italiani e solo 1 sia attribuibile a un immigrato. Il dato di fatto è che l'immigrato delinque meno del cittadino italiano. Se poi questo sia da rapportare alla condizione di regolare o irregolare, è da valutare e verificare, però il dato è importante perché indica quanto meno una linea di tendenza". "Quando si afferma il contrario", conclude monsignor Mogavero, "ci si assume la responsabilità della prova. In questa materia le affermazioni emotive, campate in aria o dettate da sensibilità più o meno politiche o più o meno sociali, sono molto arrischiate, perché non sono suffragate da elementi di validità"
Per poter scrivere un'opinione è necessario effettuare il login
Se non sei registrato clicca qui
Postato da Carlo Giuseppe il 10/05/2010 15:04
Pur trovandomi su posizioni politiche opposte a quelle del Sindaco di Milano Letizia Moratti, pensavo che questa fosse dotata di maggior equilibrio politico e di buon senso. Questa identificazione totale con le posizioni della Lega Nord mi lascia molto perplesso. Penso si tratti di opportunismo in vista di elezioni future. Carlo Giuseppe Rogani - Siena
«I clandestini che non hanno un lavoro regolare, normalmente delinquono». Lo ha detto il sindaco di Milano, Letizia Moratti, durante un convegno all'Università Cattolica di Milano dedicato...
Alberto Chiara