Tav, la polizia espugna i blocchi

Tutto come previsto. Le forze dell'ordine attaccano all'alba. Bruxelles ha dato l'ultimatum: o entro il 30 giugno si aprono davvero i cantieri o l'Italia perde i finanziamenti europei.

27/06/2011
Autostrada Torino-Frejus: all'alba di lunedì 27 giugno 2011 comincia la rimozione dei blocchi eretti dai manifestanti contrari alla costruzione di una linea ferroviaria ad alta velocità (foto: Ansa).
Autostrada Torino-Frejus: all'alba di lunedì 27 giugno 2011 comincia la rimozione dei blocchi eretti dai manifestanti contrari alla costruzione di una linea ferroviaria ad alta velocità (foto: Ansa).

Le forze dell'ordine hanno sfondato la barricata eretta dai manifestanti No Tav nei pressi della centrale idroelettrica di Chiomonte, in Valsusa, alle porte di Torino. Mobilitati circa mille agenti di Polizia, apparententi alla Mobile e alla Digos, 600 Carabinieri, 200 caschi verdi della Guardia di Finanza e 200 agenti della Forestale.  Dopo l'affollata fiaccolata svoltasi nella sera di domenica 26 giugno, era cominciata una notte gravida d'attesa e di tensione. Sull'area dove sono previsti i cantieri per la costruzione del tracciato destinato ai treni ad alta velocità, circa 36 mila quadrati, da oltre 20 giorni sorgeva un presidio No Tav. Attono alle 4,30 di stamane i primi segnali: è stata chiusa al traffico l'autostrada che da Torino porta al traforo del Frejus e s'è intensifcato il traffico dei mezzi blindati delle forze dell'ordine, delle ruspe e degli escavatori. Attorno alle 6 le sentinelle dei No Tav hanno sparato bengala dando l'allarme. Dopo un ultimo tentativo di mediazione, l'attacco.  

Manifestanti No Tav (foto: Ansa).
Manifestanti No Tav (foto: Ansa).

Bruxelles ha dato l'ultimatum all'Italia: se entro il 30 giugno, dopo tanto parlare, i cantieri della Tav non aprono realmente i battenti il nostro Paese perderà i 672 milioni di euro di finanziamento previsti dall'Unione europea. Si sa, inoltre, che in caso di fallimento, Roma dovrà pagare i danni a Parigi, visto che i francesi sono già molto avanti con i lavori. Un esempio: a Saint Jean de Maurienne, 9.400 abitanti, un posto dove il treno ad alta velocità passerà all'aria aperta, stanno già procedendo con gli espropri, ricollocando le imprese in aree limitrofe, al massimo nei cinque comuni confinanti, senza che abbandonino la valle o il Dipartimento.

Manifestanti No Tav (foto: Ansa).
Manifestanti No Tav (foto: Ansa).

Nei giorni scorsi, il ministro dell'Interno, Roberto Maroni aveva detto e ripetuto che non c'era bisogno dell'Esercito, impegnandosi in prima persona a consentire l'apertura dei cantieri in tempo utile. Il tunnel da realizzare alla Maddalena di Chiomonte è un'opera considerata propedeutica alla nuova Torino-Lione perché destinato a studiare la consistenza e le caratteristiche delle rocce. In Francia ne sono state realizzati tre analoghi.

La galleria sarà lunga sette chilometri e verrà scavata fino a raggiungere il livello dove passerà il tunnel principale della Torino-Lione, lungo 54 chilometri. Avrà un diametro di 6 metri e mezzo. Saranno estratti 250-300 mila metri cubi di materiale in tre anni di cantiere, nel quale sarà impegnato un centinaio di lavoratori.  Il tunnel si trova in Valle Clarea, una valle laterale della Valsusa, sopra l'abitato di Chiomonte. Nella zona si trovano un sito archeologico e la coltivazione del vino Arvanà e del vino del ghiaccio i cui grappoli vengono raccolti a gennaio solo quando la temperatura scende a -8.  L'area per il cantiere è di 36 mila metri quadrati. In parte sono terreni della Sitaf, la società che gestisce l'autostrada A32 Torino-Bardonecchisa, che passa proprio accanto alla Maddalena, e il traforo italo-francese del Frejus, altri sono stati acquisiti dalla Ltf (Lyon Turin Ferroviaire) con procedure di esproprio, altre, ma più lontane all'imbocco del tunnel, erano state comprate da militanti No Tav. Per la realizzazione della galleria geognostica il Cipe ha deliberato un finanziamento di 143 milioni di euro.

Alberto Chiara
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Postato da Franco Salis il 29/06/2011 11:09

E’ un cruccio che mi porto sin da giovanissimo,e a cui non ho ancora saputo dare una risposta. La manifestazione del pensiero è un valore costituzionalmente tutelato. La manifestazione è preminente rispetto al disturbo che necessariamente si arreca. La polizia è chiamata ad assicurare questo valore. E sin qui va bene. Ora capita però che le manifestazioni degenerino in atti vandalici e violenti anche contro chi è lì per assicurare il diritto costituzionalmente tutelato. E qui non va bene. In tali casi,che non sono poi tanto pochi,l’ufficiale ordina la dispersione dei manifestanti cui segue “la carica” dico io indiscriminata. Mentre io avrei voluto che si individuassero i “violenti” e che la carica fosse mirata e fermare i violenti e a consentire il proseguo della manifestazione.

Postato da Oddo Filippo il 28/06/2011 18:37

Ho inviato un commento dicendomi con i no tav. Ho letto recentemente un articolo di Odifreddi che mi ha fatto riflettere. Se l'alta velocità ( i treni in genere) può servire a far costruire meno autostrade e, quindi, convincere più gente a rinunciare all'auto ed anche incentivare il trasporto delle merci, allora si può essere d'accordo in quanto, in questo modo, si inquinerebbe molto di meno la nostra madre terra già molto bistrattata. Il dubbio, però. mi resta. Le merci viaggeranno veramente su rotaia ? Gli italiani rinunceranno all'auto che trattano come un loro familiare ? Il Governo è contro i no tav per salvaguardare la natura ? Certo che no, i motivi sono altri e possiamo arrivarci riflettendo un po.
Filippo Oddo

Postato da giogo il 28/06/2011 16:13

Sono d'accordo con F.Salis...(anche se ammiro don Ciotti) vorrei aggiungere per l'amico Oddo, non si può dire SEMPRE NO! per andare oltre l'alta velocità come eliminiamo i pericolosi-costosi-inquinanti TIR ?? avanti così e tutto su gomma e grandi CODE nelle strade?? L'uomo scava gallerie da sempre e allora perchè no adesso ?? Neanche fossero centrali nucleari (al referendum ho votato SI) o termovalorizzatori !! Suvvia un po di buon senso non guasta. Saluti

Postato da folgore il 28/06/2011 15:19

Ma fino a quando si dovranno sopportare questi No-tutto? Questi a cui pare normale lanciare pietre (chiamiamole pietre!) addosso a persone che a differenza loro ci difendono. Lanciare sostanze come la pece (due poliziotti feriti). Mi associo al Sindaco di Torino nel dichiarare la mia completa solidarietà alle Forze dell'Ordine. Fino a quando dovremo sopportare che delle persone come quei NO-Tav con quei massi in mano possano attentare alla vita delle nostre Forze di Polizia?

Postato da folgore il 28/06/2011 08:01

Tutta la mia solidarietà ai poliziotti, carabinieri, finanzieri e della forestale che si trovano a scontrarsi con persone che non voglio neanche nominare. Grazie per quello che fate, grazie di cuore. Siete la parte migliore della nostra Patria!

Postato da Franco Salis il 27/06/2011 14:24

E di nuovo ci siamo. Il “proprio particulare” tenta di alzare la testa. Non si è discusso abbastanza? La domanda la rivolgo a don Ciotti che, assieme ad altri 20 uomini di cultura, propone un tavolo per la discussione,abbandonando la prova di forza.Questa proposta non è una rinuncia all’uso della forza,ma un calarsi le braghe. Ma insomma se non avessi apprezzato tutte le opere che ha messo in cantiere don Ciotti,avrei dubitato della tua salute mentale. Che cosa vuole discutere con chi non vuole discutere?Qui non si tratta di eventuali altri tracciati,di studiare la presenza di uranio all’interno della montagna da traforare,qui si tratta solo di far perdere i finanziamenti per una opera che è strategica per il movimento di merci e persone. Davanti a questi “contestatori” io non avrei usato i fumogeni,blindati o altro ma semplicemente il DDT (diclorodifeniltricloroetano) insomma quello che si usa per le mosce e zanzare. Il capo della NO TAV ha dichiarato che hanno perso la battaglia, ma non perderanno la guerra,quindi hanno dichiarato guerra allo stato,al progresso.I tempi vanno rispettati. Chi non li rispetta si pone fuori della legalità. Ciao,la stima verso don Ciotti non viene meno.

Postato da Oddo Filippo il 27/06/2011 14:01

Ma a che serve l'alta velocità ? Per le merci ? Certo che no. Per i pendolari ? Certo che no. Per coloro che invece della Ferrari preferiscono rilassarsi in un bella " poltrova Sav " ? Certo che si ! NO SAV
Filippo Oddo

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