22/07/2011
Per decenni, il Subbuteo non è stato soltanto un divertente gioco, ma anche un modo per sognare e per immedesimarsi nei propri campioni e nelle proprie squadre del cuore. Oggi, la versione agonistica del Subbuteo si chiama “Calcio da tavolo” ed è un vero sport: ha le sue regole, i suoi arbitri, le sue Federazioni, i suoi campionati nazionali e persino i tornei internazionali.
I campionati mondiali di calcio da tavolo si svolgono a Palermo, sabato 23 e domenica 24 luglio. Dopo la cerimonia inaugurale, le squadre si affrontano nei locali dell’Hotel San Paolo Palace, sul lungomare palermitano di Romagnolo.
La nazionale di Malta, campione del mondo in carica, sfid altre otto squadre: Italia, Germania, Grecia, Inghilterra, Spagna, Austria, Belgio e Galles. Chissà che nei Mondiali di Subbuteo non si ricrei, in miniatura, una finale suggestiva come Italia-Germania del 1982 o come la memorabile semifinale “Italia-Germania 4 a 3” del 1970!
Insieme al torneo principale di Calcio da Tavolo tra le Nazionali Maschili, si affrontano anche squadre femminili e giovanili (under 20). Tra i titoli assegnati, si premiano anche i singoli atleti.
Ma come si è arrivati ai Mondiali di Calcio da Tavolo? Il Subbuteo fu inventato negli anni Quaranta da un ornitologo inglese, Peter Adolph, con l’intenzione di ricreare, in miniatura, il gioco del calcio. Nella sua composizione tradizionale, il Subbuteo è formato da un panno di tessuto di colore verde, sul quale è riprodotto in scala il tracciato di un vero campo da calcio e sul quale si sfidano due squadre composte da undici giocatori ciascuna (compresi i due portieri, fissati alle asticciole delle due porte). La pallina appare sovradimensionata rispetto agli altri oggetti, mentre i calciatori in miniatura sono colpiti dai giocatori con la punta delle dita.
Le regole ricalcano , con i dovuti adattamenti, il vero gioco del calcio, tra calci d’angolo, rigori, punizioni, fuorigioco e rimesse laterali. Tuttavia, nel Subbuteo non esistono schemi preordinati o vincoli meccanici: ogni giocatore è libero di disporre i propri calciatori in miniatura a suo piacimento. Tutto è concesso e la fantasia non ha limiti.
Chi scrive ricorda le memorabili partite di Subbuteo contro i compagni di scuola, durante le quali il Palermo (a quei tempi in serie C) sconfiggeva squadre titolate come la Juventus di Platini, il Milan di Gullit e Van Basten, o il Napoli di Maradona (allora campione d’Italia). Sarebbero dovuti trascorrere ben venti anni prima che il Palermo sconfiggesse, nella realtà, la Juventus, il Milan o il Napoli (come avvenuto negli ultimi campionati di serie A).
Oggi, il Calcio da Tavola è uno sport agonistico, seguito da milioni di appassionati, con 14 mila atleti professionisti. La Federazione Italiana Sport Calcio da Tavola conta su duemila atleti tesserati e centinaia di arbitri. Il presidente della Fisct, Enrico Corso, è palermitano e si è battuto affinché la sua città natale ospitasse i Mondiali di Subbuteo.
Pietro Scaglione