29/04/2010
La cantautrice Carmen Consoli.
Oltre 350 iscritti, tra delegati e soci, partecipano all’Assemblea generale della sezione Italiana di Amnesty International che si svolge al Politecnico di Torino da venerdì 30 aprile a domenica 2 maggio. Il congresso è aperto dalla relazione della presidente della sezione Italiana dell’associazione, Christine Weise. A seguire, dalle 18.30 alle 20, l'economista Loretta Napoleoni, la regista Laura Halilovic e altri ospiti prendono parte alla tavola rotonda "La lotta alla povertà: problemi e prospettive".
Sabato 1° maggio sono illustrate le attività in programma nel 2011, in occasione del 50°anniversario della nascita dell'associazione. Viene inoltre proiettato un documentario su Cesare Pogliano, presidente dal 1978 al 1985, nel 25° anniversario della sua scomparsa. E' previsto un saluto da parte del Procuratore capo della Repubblica di Torino Gian Carlo Caselli, del Prorettore del Politecnico di Torino Marco Gilli e del presidente dell'Esecutivo internazionale di Amnesty International Peter Pack.
L’associazione in questi anni si è fatta promotrice di varie iniziative anche in campo culturale, come il premio Amnesty Italia, un riconoscimento che da otto anni va ai cantanti che con le loro canzoni si sono distinti nella difesa dei diritti umani. La vincitrice dell’ultima edizione è stata Carmen Consoli con la canzone “Mio zio” contenuta nel suo ultimo disco, “Elettra”. Il brano racconta, con un linguaggio insieme onirico e crudo, la storia di una donna che al funerale dello zio ripensa a quando lui abusava di lei da bambina dicendole di «giocare a mosca cieca che zio ti porta in montagna» e descrive il «disprezzo profondo», «gli occhi addosso» della gente nei suoi confronti perché si è permessa di denunciare le violenze subite. «Sono onorata e felice di questo premio», ha commentato la cantautrice siciliana. «Appoggio Amnesty International ogni volta che posso, nelle sue battaglie, nell’etica e nell’idea di persona che difende e promuove».
Eugenio Arcidiacono