22/02/2012
Milano. Un volontario serve pranzo a una mensa per poveri.
«La decisione di chiudere o non chiudere, se così si vuole dire,
l’Agenzia del Terzo settore non è del mio ministero ma collegiale. La decisione viene presa venerdì 24 febbraio, in Consiglio dei ministri. Il dibattito è ancora aperto perché c’è
incertezza». A dare l'annuncio è il sottosegretario alle Politiche sociali Maria
Cecilia Guerra intervenendo a Roma al convegno sul sostegno a
distanza dell’Agenzia del Terzo settore.
«Sulla questione c’è stato un difetto di informazione e di
comunicazione. L’Agenzia arriva a scadenza e bisogna rinnovare gli
organi – precisa la Guerra -. Il Governo si propone di fare una
valutazione prima di operare un rinnovo. Il presupposto è valorizzare e
capire al meglio come servire il Terzo settore. Non c’è un intento
punitivo». Il sottosegretario ha aggiunto che esistevano già progetti
alternativi, come quello di far diventare l’Agenzia una authority, che
però era stata già accantonata dal precedente Governo perché richiedeva
un investimento cospicuo.
“Ora è in gioco il mio ministero che non è il promotore di un progetto
di chiusura”, si sta valutando di “svolgere l’attività dell’Agenzia a
risorse immutate e con il personale interno”.
Guerra ha inoltre sottolineato che gli aspetti che verranno valorizzati sono quelli della consulenza e gli osservatori.
”Se l’Agenzia verrà rinnovata, sarà l’interlocutore privilegiato del
lavoro che faremo sul terzo settore. Se invece verrà fatto carico alla
nostra direzione di affrontare questi temi, il discorso non si chiude ma
si apre, perché richiederà una forte interlocuzione con i soggetti che
operano in questo settore”, ha concluso la Guerra.
Alle parole del sottosegretario ha replicato il presidente dell’Agenzia
del Terzo settore, Stefano Zamagni: “L’Agenzia nasce da un provvedimento
giuridico. La legge gli attribuisce funzioni di controllo, vigilanza e
promozione. La questione importante è, a nostro modo di vedere, quella
di capire se l’Agenzia debba mantenere o meno le caratteristiche della
terzietà. Se queste funzioni vengono assorbite dal ministero la natura
dell’Agenzia cambia e per far cambiare natura all’Agenzia serve un
provvedimento di legge. Il Consiglio dei ministri non può quindi
decidere alcunché in questo senso”.
Il presidente dell’Agenzia del Terzo settore ha poi aggiunto che “di
un’Agenzia che non ha le caratteristiche della terzietà rispetto agli
enti non profit e alla pubblica amministrazione non c’è alcun bisogno”.
FamigliaCristiana.it - RedattoreSociale.it