Sono trascorsi più di cinquant'anni dall'ultima esecuzione
capitale nello Stato americano, e quindi, ai più, questa abolizione potrebbe
sembrare un atto dovuto, praticamente una formalità. E invece non è così:
secondo un recente sondaggio pare infatti che
il 62% degli abitanti del
Connecticut siano in fondo ancora convinti che la pena di morte, in determinati
casi previsti dalla legge, possa essere una punizione equa. Attualmente sono 11
le persone che si trovano nel braccio della morte della prigione statale. Con
il Connecticut, dal 2007 a oggi, sarebbero cinque gli Stati che negli Usa hanno
abbandonato la pena capitale: New York, New Jersey, New Mexico, Illinois.
Grande soddisfazione, com'è ovvio, tra le associazioni che
da sempre combattono su questo fronte. Tra le prime a intervenire, la
Comunità di Sant'Egidio che in una nota ha voluto congratularsi "con il coraggio
dei senatori del Connecticut, che accorcia le distanze tra lo Stato americano e
il cambiamento in atto nel resto del mondo sull'uso della pena di morte, mai
necessario, sempre degradante, anche per chi la amministra”. E ancora: "È
un'importante cambiamento culturale e politico che fa ben sperare per una
giustizia sempre capace di rispettare la vita. Anche in vista dell'importante
referendum sulla pena capitale in California e della nuova Risoluzione
dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, il prossimo novembre".