28/11/2011
Monsignor Luciano Monari, vescovo di Brescia.
La polizia ha dichiarato di aver arrestato due degli uomini del commando che ha ucciso ieri sera un volontario e una suora della missione di Kiremba, in Burundi. La polizia sostiene di esser certa che i due siano implicati nell’assalto alla missione perché trovati in possesso dei 4mila euro rubati alle suore.
La missione, regalo della diocesi di Brescia a Giovanni Battista Montini quando nel 1963 divenne Papa, è considerata la capitale delle missioni del capoluogo lombardo.
«I solidi e profondi legami costruiti in oltre 40 anni di presenza in Burundi ci fanno sentire ancor più fratelli di questo popolo che ci è caro e della sua giovane Chiesa che ha voluto oggi esprimere con grande partecipazione la vicinanza a don Michele, alle suore Ancelle, ai volontari dell'Ascom e a tutto il personale dell'ospedale. È un segno di grande consolazione che ci dona serenità, pur nel dolore di questo momento», ha detto monsignor Luciano Monari, vescovo di Brescia.
Suor Carla Brianza, originaria di Pontoglio, in provincia di Brescia, ferita gravemente nel tentativo di rapina alla missione africana di Kiremba, in Burundi.
La diocesi ha subito convocato una conferenza stampa per dare notizie su
suor Carla Brianza, originaria di Pontoglio, dal 2002 attiva in Burundi
e degli altri due operatori uccisi nell’agguato. Suor Lucrezia Manic,
ancella della Carità come suor Carla, era particolarmente attenta ai
pigmei. Dopo un’esperienza di volontariato in Ecuador, con i bambini
malnutriti, era poi giunta in Burundi anche lei nel 2002, cioè fin dai
primi momenti dell’apertura dell’ospedale. Francesco Bazzani, invece,
era giunto nel 2010 con quattro volontari di Legnago, diocesi di Verona.
Insieme con un altro operatore rappresentava l’Ascom, l’associazione
per la cooperazione missionaria che da 30 anni sostiene l’impegno dei
religiosi a Kiremba.
Don Carlo Tartari, vicedirettore dell’ufficio missionario della
diocesi di Brescia, e rientrato dal Burundi proprio giovedì scorso, ha
assicurato che suor Carla è fuori pericolo e che, nonostante la paura e la difficile situazione in Burundi, la Chiesa non ha intenzione di abbandonare chi è nel pericolo.
Annachiara Valle