CMV in festa, trent'anni di solidarietà

La Comunità Missionaria di Villaregia, fondata da padre Luigi Prandin e Maria Luigia Corona, ha celebrato 30 anni di vita comunitaria e di missione. Ospite d'onore, la Costa d'Avorio.

"Comunione e missione, una grande provvidenza per il mondo di oggi"

13/10/2011

Trenta candeline per la Comunità missionaria di Villaregia che, al Teatro Geox di Padova, ha festeggiato la ricorrenza con una grande giornata di festa. Un momento per ripercorrere la storia della Comunità, fondata nel 1981 da padre Luigi Prandin e da Maria Luigia Corona, ma anche per rendere grazie per i doni ricevuti, per le scelte compiute e per rinnovare il proprio impegno nel quotidiano e per il futuro. Oltre 2mila persone, alla presenza di autorità ecclesiali e civili locali, hanno preso parte alla celebrazione. “L’ospite d’onore di questa giornata sono i poveri”, ha esordito Maria Luigia, volendo lanciare un ponte di solidarietà con la Costa d’Avorio e tutte le missioni nel Sud del Mondo.

Maria Luigia Corona e padre Luigi Prandin.
Maria Luigia Corona e padre Luigi Prandin.


“Questa festa è un momento di sguardo al passato, ma soprattutto di apertura al presente perché il Signore possa ridonare a ognuno i valori fondanti che sono la comunione e la missione, una grande provvidenza per il mondo di oggi”, ha aggiunto Maria Luigia Corona. “Il desiderio più profondo per noi è quello di dire grazie a Dio – ha aggiunto padre Luigi Prandin - le opere che abbiamo contemplato sono grandi: abbiamo visto tanti giovani, tante persone e tante coppie trasformate e vorremmo dire a Dio grazie per tutto questo. La Comunità è ancora giovane, abbiamo ‘solamente’ trent’anni ma vediamo che molte persone sono cresciute. La cosa più bella è la famiglia che si crea ogni giorno”.

La mattina si è snodata con momenti di preghiera e con gli interventi dei fondatori che hanno ripercorso la vita della Comunità e reso grazie per il cammino realizzato finora. Danze e recitazioni hanno ‘colorato’ la giornata. Un canto nuovo, l’inno del trentesimo ‘Che siano uno’, scritto dalla missionaria Clara (una delle prime compagne dei fondatori), è stato presentato alla platea e ha fatto da sfondo alla celebrazione. Nel pomeriggio alcuni video sulla povertà del sud del mondo e sulle attività della Comunità missionaria che opera in Brasile, in Perù, in Costa d’Avorio, in Messico, in Mozambico e a Portorico, hanno fatto riflettere sull’aspetto missionario di Villaregia, uno dei tre carismi della Comunità, insieme alla comunione e alla provvidenza.

La celebrazione conclusiva è stata presieduta dal vescovo di Yopougon, periferia di Abidjan, monsignor Jean Salomon Lezoutiè, dove la Comunità ha una missione dal 1991. Durante il periodo della guerra civile, l’aiuto dei missionari è stato, per il vescovo, fondamentale. “I missionari di Villaregia hanno accolto oltre 8mila rifugiati nella zona della parrocchia. È stato il numero più alto di tutta la città di Abidjan. Pensiamo a quanta forza morale. La cosa più bella è stata l’accoglienza universale: i missionari non hanno mai preso alcuna posizione politica. Di questo la gente si è accorta e tutti si sono sentiti accolti, cattolici, musulmani, di tutte le etnie”.

Serena Sartini
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