Un "guerrigliero" tra i binari
La storia di Antonio, molto conosciuto tra i "barboni" di Roma Termini, una storia avventurosa alle spalle. In quest'intervista i problemi e le speranze.
Nato in Sicilia sessant’anni fa, mentre faceva il servizio di leva Antonio decise che i soldi della paga da militare non gli bastavano per mantenere la sua compagna, sposata quando era poco più che una bambina. E così ha attraversato le Alpi, vendendo i suoi servizi al migliore offerente e ha iniziato a girare il mondo rincorrendo facili guadagni e la passione per le armi. “Per otto anni ho fatto il mercenario, il 'guerrigliero'”, racconta, ricordando i suoi viaggi, dal Pakistan alla Libia e fino a Cuba, dove è nata la sua passione per il "Che", da cui ha ereditato quel soprannome - "Che Guevara", appunto - di cui va tanto orgoglioso. Il "senza fissa dimora" più noto della stazione Termini si racconta (servizio di Eleonora Camilli, riprese e montaggio di Riccardo Micalizio - Il redattore sociale).