Italia, il Paese dei bambini poveri

Abbiamo un rischio di povertà minorile tra i più elevati d'Europa. Sono 653 mila i ragazzi che vivono in famiglie assolutamente povere. Occorre una mobilitazione culturale.

09/11/2011

La crisi la pagheranno i bambini? Se lo chiede l'Unicef e purtroppo i dati sembrano rendere superfluo il punto interrogativo che chiude il titolo del convegno organizzato a Roma. Secondo l'Istat oggi in Italia sono 1 milione e 876 mila i minori che vivono in famiglie relativamente povere e sono 653 mila quelli che vivono in famiglie assolutamente povere. La realtà è più grave nel Mezzogiorno, dove la povertà relativa colpisce 1 milione e 266 mila minori, mentre la povertà assoluta tocca 359 mila minori.

Questa situazione è peggiorata negli ultimi tre anni. Infatti tra le famiglie con tre o più figli minori si è passati da un'incidenza di povertà relativa del 25,8 per cento nel 1997 a una incidenza del 30,5 per cento nel 2010. L'Italia si dimostra così il Paese con il rischio di povertà minorile tra i più elevati d'Europa. Quella dei minori poveri sembra essere una realtà dimenticata, non seguita con la dovuta attenzione. «La povertà dei minori non è mai entrata come questione cruciale nell'agenda politica, sia della destra sia della sinistra», denuncia Chiara Saraceno. La studiosa lamenta anche il fatto che in Italia «i servizi all'infanzia non sono visti come un investimento per il futuro che possono favorire le pari opportunità tra i minori». Perciò occorre una mobilitazione culturale, «che aiuti a vedere i bambini come cittadini e individui dotati di diritti propri, non semplici appendici della propria famiglia, dic ui seguono inevitabilmente il destino».

Anche Vincernzo Spadafora, presidente di Unicef Italia, lamenta su questi temi un disinteresse crescente: «Lo si è visto” con il Piano nazionale per l'infanzia. È stato varato, ma poi deve avere le risorse economiche necessarie per realizzare le iniziative che contiene». Perciò l'Unicef chiede un'azione permanente per adottare e attuare misure istituzionali a favore dell'infanzia, più che mai necessarie mentre incalza la crisi economica.

Roberto Zichittella
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