F-35: è cominciato lo shopping

L'Italia ha già acquistato tre esemplari del cacciabombardiere. E nel 2012 ha speso 1.300 milioni di euro in più per le armi. Ora la Camera dovrebbe votare la riforma della Difesa.

Spese militari, non c'è crisi che tenga

11/12/2012
F-35. Questa fotografia e quella di copertina sono dell'agenzia Reuters.
F-35. Questa fotografia e quella di copertina sono dell'agenzia Reuters.

La crisi non ferma i generali e gli acquisti di armi. Alla vigilia del voto parlamentare sulla legge che delega il Governo a riformare le Forze armate (la Camera dovrebbe esprimersi definitivamente martedì 11 dicembre), si scopre che nel corso dell’anno che sta per finire i vertici delle nostre Forze armate sono riusciti ad aumentare la spesa per gli armamenti di altri 1.300 milioni di euro portando la quota destinata ai sistemi d'arma dal 18 al 28% del totale della "funzione difesa" messa a bilancio, al netto degli stipendi e delle spese d'esercizio (addestramento, munizioni, ecc.). Non solo. Il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, ha già ordinato l’acquisto di tre cacciabombardieri F-35 impegnando altri 270 milioni.

I dati sono emersi nel corso dell'audizione del segretario generale della Difesa e direttore nazionale degli armamenti, generale Claudio Debertolis organizzata dalla Commissione Difesa lo scorso 5 dicembre. Dunque oggi sappiamo che:

1. il programma di acquisto degli F-35 non si è mai arrestato, nonostante il 28 marzo scorso il Parlamento avesse deciso di «rinviare qualunque decisione relativa all'assunzione di impegni per nuove acquisizioni nel settore dei sistemi d'arma, sino al termine del processo di ridefinizione degli assetti organici, operativi e organizzativi dello strumento militare italiano»;

2. il primo dei tre caccia F-35 sarà consegnato all’Italia nel gennaio 2015 e l’ultimo, il 90°, sarà consegnato nel 2027. Dunque comprando gli F-35 stiamo caricando un ulteriore debito pubblico sulle spalle dei nostri giovani che lo dovranno pagare per altri 15 anni;

3. nessuno sa ancora oggi quanto ci costa un F-35, quanto pagheremo i primi 3 già ordinati e soprattutto quanto - complessivamente -  pagheremo i 90 che i generali vogliono comprare. Per farsi un’idea basti sapere che in soli 10 mesi, dal 1 febbraio al 5 dicembre 2012, data della prima e della seconda audizione del generale Debertolis, il costo di un F-35 indicato dal ministero della Difesa è passato da 80 a 90 milioni di euro. E’ legittimo chiedersi: quanto crescerà il conto da qui al 2027?;

4. nessuno ci ha ancora detto ufficialmente quanto ci costerà la gestione di questi 90 F-35. Per farsi un’idea bisogna andare in Canada dove il Governo sta seriamente pensando di non comprare più gli F-35. Leggendo i loro documenti si evince che per la gestione degli F-35 (tempo di vita 36 anni) l’Italia dovrà spendere non meno di 50 miliardi di euro;

5. i soldi sono certi. I posti di lavoro sono un sogno. I 10-12.000 posti di lavoro prospettati dall’ammiraglio Di Paola rischiano seriamente di rimanere un pio desiderio. Non ci sarà alcun aumento dell’occupazione. Tutt’al più daremo un lavoro a quelli che lo perderanno nel 2018. Ma anche questo è solo un auspicio. Al momento gli occupati previsti non superano gli ottocento;

«I tagli di bilancio non ci preoccupano», ha precisato il generale Debertolis. «Fanno soltanto scorrere il programma nel tempo e provocano un aumento dei costi del singolo velivolo».

Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace
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Postato da Mauro B il 12/12/2012 15:59

Decine di milardi di euro per degli aerei su cui sussistono dubbi dal punto di vista tecnico, infatti ci sono nazioni che pensano di ritirarsi dal progetto, come Canada e Olanda e gli stessi USA cominciano ad avere dubbi sull'efficacia di questi caccia. Eliminado la spesa per questi aerei da guerra e per opere pubbliche di dubbia utilità come la TAV della Valsusa, si potrebbero recuperare soldi per lo stato sociale, istruzione e ricerca, che la nostra miope classe dirigente considera solo cause di spreco di denaro o dei lussi nella migliore delle ipotesi.

Postato da movito il 12/12/2012 00:43

Vorrei domandare al Ministro Riccardi a chi dobbiamo sparare, dopo averli acquistati? Forse, la cosa giusta da fare immediatamente, era tagliare questa spesa. Allora gli Italiani avrebbero reagito diversamente alle batoste ricevute dal governo Monti. Ecco a cosa servirebbe un governo di centrosinistra. Finalmente si potrebbe scegliere sul da farsi senza la spada di damocle sulla testa. (leggi PDL)

Postato da branda il 11/12/2012 12:44

Certo di andare all'inferno, questo generale pare volervi stare il meno solo possibile.

Postato da Rodolfo Vialba il 11/12/2012 08:30

Non avendo seguito con continuità le vicende legate all'acquisto degli F35 e prendendo atto di quanto scritto da Flavio Lotti, in particolare al punto 1., mi chiedo e chiedo ai parlamentari che si erano espressi contro il loro acquisto e a tutti i parlamentari di qualsiasi partito che cosa ci stanno a fare in Parlamento se consentono ai militari di comportarsi come "corpo separato dello Stato non soggetto alle leggi e alle determinazioni degli organi di Governo" come è ciò che appare e si comprende, almeno io comprendo, quando si legge dopo il punto 1. quanto è scritto al punto 2. circa le consegne già concordate degli F35 all'Italia e nei punti successivi i costi economici e le risibili ricadute occupazionali, non tali da giustificare simili costi. Ora, è pur vero che il Parlamento a forza di Voti di Fiducia, prima con Berlusconi per via delle leggi ad personam, poi con Monti per via della necessità ed urgenza, può essersi abituato a non decidere ed a subire le decisioni di altri, ma fa specie che non si senta in dovere di far rispettare a chi compete le sue stesse determinazioni, quali sono quelle indicate al punto1. Un sussulto di dignità in un Parlamento pressocchè inesistente non guasterebbe.

Postato da genepi il 10/12/2012 19:34

Si prega di pubblicare i nomi di chi, in parlamento, voterà a favore e chi contro a questa vergogna; dobbiamo sapere chi ringraziare.... alle imminenti elezioni. Dove sono nascosti quelli dei "valori non negoziabili".... del "movimento per la vita".... Tutti muti? Desaparecidi?

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a cura di Pino Pignatta

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