G8, le promesse di Berlusconi...
Un anno fa, il nostro Presidente del Consiglio assicurava che l’Italia avrebbe versato quanto dovuto al Fondo Globale contro Aids, Tbc e malaria. I soldi non sono ancora arrivati.
Un anno fa, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, davanti a
una platea di giornalisti, prometteva che l’Italia avrebbe al più presto
versato la quota per il 2009 al Fondo Globale contro Aids, tubercolosi
e malaria: 130 milioni di euro più 30 milioni di dollari aggiuntivi
chiesti l’anno scorso dal direttore esecutivo del Fondo, Michel
Kazatchkine. L’Italia è l’unico Paese donatore del Fondo Globale che non
ha ancora versato la quota 2009, denuncia l'Osservatorio italiano
sull'azione globale contro l'Aids, alla vigilia di un nuovo summit del
G8, questa volta convocato Oltreoceano, in Canada
Nel 2010 scade il termine che i Paesi del G8 avevano fissato per
realizzare l’accesso universale alle cure, alla prevenzione e al
trattamento per l’Hiv/Aids. L’obiettivo è ancora lontano ed è necessario
che al vertice di Muskoka, in Canada, appunto, previsto il 25 e
26 giugno, gli otto leader stabiliscano un piano che indichi le
risorse da erogare e i tempi in cui intendono farlo.
Nato nel 2002, il Fondo Globale è diventato in pochi anni il
principale meccanismo di finanziamento della lotta contro le tre
pandemie, con oltre 600 programmi in 144 Paesi. Finora sono state
salvate 4,5 milioni di vite umane rendendo possibile l’accesso alle cure
per l’Aids a 2,3 milioni di persone. Sono stati altresì assistiti 3,7
milioni di bambini resi orfani dall’Aidsi e 445mila donne incinte
sieropositive sono state sottoposte al trattamento di prevenzione della
trasmissione madre-figlio del virus Hiv . Attraverso le
Oorganizzazioni non governative che lo compongono, tutte impegnate nella
lotta contro la sindrome da immunodeficienza acquisita nei Paesi in via
di sviluppo, l’Osservatorio italiano sull'azione globale contro l'Aids
ha l’opportunità di toccare con mano e monitorare tali risultati
direttamente sul campo.