13/09/2011
L'ospedale di Novozybkov, al confine con Bielorussia e Ucraina, dove i bambini impareranno da un’équipe medica come ridurre i rischi da radiazioni attraverso l’alimentazione, l’igiene e i comportamenti all’aria aperta.
L’anno scolastico è ai nastri di partenza un po’ in tutto il mondo. Le materie però sono diverse… nelle scuole medie di Novozybkov, Russia sud-occidentale, al confine con Bielorussia e Ucraina, si insegna anche l’autodifesa dalle radiazioni nucleari. Il progetto Scuola Amica, ideato dall’associazione di volontariato "Mondo in Cammino", vuole dare ai ragazzi di questa città gli strumenti per limitare i danni da contaminazione radioattiva. Qui infatti, contrariamente a quanto pensa l’opinione pubblica mondiale, gli effetti del disastro nucleare del 1986 sono ancora devastanti, e lo resteranno per chissà quanto tempo.
Siamo a circa 200 km da Chernobyl, nell’area che fu contaminata (mai, però, realmente evacuata), e dopo 26 anni da quel maledetto giorno, in queste zone si muore ancora di cancro alla tiroide, stanno comparendo patologie sconosciute, come l’osteoporosi, e oltre il 20% dei neonati presenta malformazioni congenite. Ma gli abitanti sono disinformati e si comportano in modo da aggravare i rischi per la salute, anche perché le autorità locali tendono a rimuovere il problema.
I corsi di radioprotezione sono nati da un’idea dell’associazione di volontariato Mondo in Cammino, in collaborazione con il Comitato Cernobyl di Solaro, che da anni ospita in Italia i bambini di quelle zone durante le vacanze estive, e con le istituzioni scolastiche russe.
Da settembre ad aprile 2012, con il progetto "Scuola Amica", circa 160 ragazzi tra i 10 e i 12 anni impareranno da un’équipe di medici e specialisti locali come ridurre i rischi da radiazioni attraverso l’alimentazione, l’igiene, i comportamenti all’aria aperta. I ragazzi faranno esercitazioni pratiche misurando la radioattività dei terreni e preparando elaborati, i migliori dei quali saranno premiati con viaggi e attività culturali e ricreative.
I frutti di queste lezioni saranno poi trasferiti in un opuscolo illustrativo destinato a tutta la popolazione del territorio.
Ida Cappiello