21/03/2012
L’Ottavo Rapporto ha trattato il tema, decisamente innovativo, della famiglia come capitale sociale.
Si è partiti dalla constatazione che, nel dibattito attuale sul capitale sociale, la famiglia è assente, oppure viene trattata come un impedimento.
La concezione di capitale sociale che prevale tra molti studiosi, specie economisti e politologi, è quella che identifica il capitale sociale con la “cultura civica” (civicness), la quale è sovente pensata in antitesi alla cultura della famiglia.
In questa visione, la famiglia rappresenterebbe il polo particolaristico, chiuso, egoistico della vita sociale. Intendere il capitale sociale come “civicità” ha messo la famiglia ai margini del sociale, come una realtà in qualche modo equivoca e ambivalente per il capitale sociale dell’intera società. Noi abbiamo invece mostrato, con ricerche e dati empirici che la famiglia è generatrice di un suo proprio capitale sociale, che abbiamo chiamato primario, per distinguerlo dal capitale sociale secondario (comunitario e civico), laddove le due forme di capitale sociale sono correlate positivamente, e non già negativamente, fra loro.