09/07/2011
Un buon gelato può rappresentare una valida integrazione alla dieta, sempre che questa sia sana ed equilibrata. Naturalmente non bisogna esagerare con il consumo né con le quantità. E poi c'è gelato e gelato: cornetti, semifreddi e biscotti farciti non sono paragonabili per ingredienti e calorie a un cono con un paio di gusti, di cui magari uno alla frutta. Va da sé che anche i gelati ricoperti di cioccolato sono indubbiamente più calorici. Non è necessario eliminarli tout-court dalla dieta: basta prenderne atto e consumarli cum grano salis.
Ma torniamo a coni e vaschette. Una porzione media (200 g circa) può arrivare a 300-500 calorie, che possono essere eccessive. “È importante che il gelato venga consumato con cadenza e in porzioni ragionevoli” afferma il dott. Michele Sculati, specialista in scienza dell’alimentazione ed esperto dell'IGI (Istituto del Gelato Italiano). “In un individuo medio una porzione adatta come spuntino dovrebbe apportare circa 150 kcal (+/-20%), mentre, se lo si utilizza come dessert dopo un pasto, dovrebbe rimanere attorno alle 100 kcal (+/-20%), a meno che non si sia stati fisicamente attivi, nel qual caso è possibile aumentare le porzioni”.
Un altro esperto dell'IGI, il dott. Andrea Ghiselli, dirigente presso l’Istituto Nazionale per la Ricerca sull’Alimentazione e la Nutrizione (INRAN), accende invece i riflettori su
un'abitudine poco corretta: quella di sostituire il pasto con un gelato. “Un gelato può essere una soluzione occasionale per sostituire un pasto dovuta a mancanza di tempo o mancanza di altre possibilità” spiega lo specialista, “ma certamente non può essere una regola. Tuttavia può rappresentare una parte anche importante a complemento di un pasto costituito da altri alimenti quali un primo o un secondo, un piatto di vegetali, frutta” .
In conclusione: il gelato è un dolce piacere, soprattutto se scelto con accuratezza e consumato con oculatezza.
(La tabella sui contenuti nutrizionali del gelato è tratta da
www.istitutodelgelato.it)
Giuliana Lomazzi