Lavoro, il salario in mano ai caporali

I numeri del caporalato, sfruttamento illegale della manodopora, sono impressionanti: 400 mila persone nell'agricoltura, almeno 150 mila nell'edilizia. E sono in larga parte immigrati.

Anche la "green economy" nel mirino del caporalato

01/06/2011
La protesta di alcuni immigrati che lavorano per isettore del fotovoltaico nel salento (dal sito www.brindisireport.it)
La protesta di alcuni immigrati che lavorano per isettore del fotovoltaico nel salento (dal sito www.brindisireport.it)

Ogni giorno, ormai, la cronaca ci offre storie di caporalato e di sfruttamento illegale dei lavoratori. Ecco alcuni dei casi più recenti:

Le autorità svizzere hanno ordinato l'arresto di un “caporale” e la denuncia di un altro. I due italiani procacciavano manodopera in Italia, nella zona di Milano, poi portavano i lavoratori oltre la frontiera, in alcuni cantieri edili del Canton Ticino. Qui i malcapitati venivano fatti lavorare a cottimo (8-10 franchi l'ora invece di 24).

I “caporali” spesso sono di nazionalità straniera. Come Aissa Bensid, 41 algerino, uno degli sfruttatori della manodopera nella zona di Rosarno. Bensid, sfuggito alle retate delle forze dell'ordine dopo gli incidenti di Rosarno, si era nascosto in Campania. E' stato finalmente arrestato nei giorni scorsi.

La Procura di Lecce sta indagando sui casi di sfruttamento di lavoratori stranieri registrati nei campi fotovoltaici salentini (fra Lecce, Taranto e Brindisi). A quanto pare anche la “green economy” diventa un business appetibile per le organizzazioni criminali. Alcuni lavoratori extracomunitari avrebbero denunciato turni di lavoro sottopagati di 16 ore.

È stato segnalato nella zona di Fiumicino un fenomeno in forte espansione. I “caporali” reclutano i cittadini del sud est asiatico e li spartiscono nelle pompe di benzina durante la chiusura notturna delle stazioni di servizio, quando entrano in funzione i distributori self-service.

Casi di caporalato sono stati segnalati al recente Salone del mobile di Milano. In seguito ai controlli dei Carabinieri, un cittadino di origini brasiliane è stato denunciato per aver sfruttato in modo irregolare un suo connazionale e due cittadini italiani.

Per sfuggire ai controlli e per evitare vistosi assembramenti di persone nelle strade i “caporali” ricorrono a mezzi alternativi per il reclutamento della manodopera. Così sempre più spesso i lavoratori vengono reclutati attraverso sms.

Roberto Zichittella
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