Lavoro, il salario in mano ai caporali

I numeri del caporalato, sfruttamento illegale della manodopora, sono impressionanti: 400 mila persone nell'agricoltura, almeno 150 mila nell'edilizia. E sono in larga parte immigrati.

Una piaga che è ormai uno dei grandi business della criminalità organizzata

01/06/2011

C'è una piaga antica che affligge il mondo del lavoro, soprattutto nei settori dell'edilizia e dell'agricoltura. Si chiama “caporalato”. Significa lo sfruttamento illegale della manodopera. In questo modo, individui oppure organizzazioni criminali, forniscono forza lavoro in nero. Si ritiene che la gestione della manodopera sia ormai uno dei grandi business della criminalità organizzata. Di solito questi lavoratori vengono assoldati a giornata, nelle prime ore del mattino, nelle periferie delle grandi città oppure in zone più nascoste nelle campagne o vicino ai paesi. Il “caporale” arriva, recluta la manodopera da condurre nei campi o nei cantieri, in cambio ottiene una percentuale del guadagno del lavoratore.

I numeri del fenomeno sono impressionanti. Secondo le stime Flai Cgil, in Italia nel settore dell'agricoltura 400 mila lavoratori vivono sotto “caporale” e altri 60 mila vivono in condizioni di assoluto degrado, in alloggi di fortuna e sprovvisti dei minimi requisiti di vivibilità ed agibilità. Nell'edilizia, invece, i lavoratori in mano ai “caporali” sarebbero almeno 150 mila. C'è poi da calcolare l'incidenza del lavoro nero: il 30 per cento al Nord, il 50 per cento al Centro e ben il 90 per cento al Sud. In totale il lavoro sommerso contribuisce a formare il 17 per cento del Pil (prodotto interno lordo) italiano, contro una media del 4 per cento per i paesi europei più avanzati.

Da tempo il sindacato ha lanciato una campagna per denunciare la diffusione sempre più estesa del caporalato e per arrivare a una migliore definizione legislativa di questo reato, tuttavia l'introduzione del reato di clandestinità rende assai improbabile che uno straniero clandestino denunci la propria condizione di lavoratore in nero. In tal modo la prestazione lavorativa viene privata di qualunque tutela giurisdizionale.

Roberto Zichittella
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare

Ultimi dossier pubblicati

%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati