27/12/2011
Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori.
Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori, ha fatto con noi un bilancio di questi dieci anni di moneta unica. E parte subito da una premessa: «La crisi che stiamo attraversando in questo momento potrebbe indurre molti all’euroscetticismo e ad improbabili nostalgie», dice, «adesso, invece, se c’è una cosa che dobbiamo fare tutti insieme, cittadini e istituzioni, è quella di consolidare la moneta unica. Un ritorno alla lira sarebbe un dramma di proporzione immensa».
Il decennio che ci lasciamo alle spalle è stato comunque difficile: «Il passaggio all’euro da molti cittadini è stato saluto con gioia e speranza. Il problema è che a causa dei mancati controlli e delle speculazioni è diventato un vero e proprio incubo soprattutto per le famiglie a reddito fisso e i pensionati. Non dimentichiamo che in ogni provincia italiana erano stati costituiti dei comitati sulla moneta unica che, in collaborazione con i Prefetti, avrebbero dovuto controllare l’andamento dei prezzi segnalando le anomalie. In realtà, non se ne fece nulla e vennero sciolti dopo pochi mesi dal debutto della nuova moneta».
Secondo Trefiletti, «dal 2001 ad oggi le famiglie hanno perso in potere d’acquisto 135 miliardi di euro. In una prima fase, fino al 2005, per mantenere standard di vita normali alcuni hanno utilizzato i risparmi, altri si sono indebitati. Al netto dei mutui, per le famiglie italiane l’indebitamento è stato di circa 107 miliardi di euro».
E nella seconda fase cosa è successo? «C’è stata una contrazione dei consumi in tutti i settori, dal turismo all’alimentare ai servizi, a parte il gioco d’azzardo», afferma Trefiletti, «poi nel 2008 è arrivata la crisi dei subprime americani che ha travolto tutto l’Occidente, e che ha messo in ombra la crisi precedente».
Antonio Sanfrancesco