16/05/2010
Federico Marchetti, portiere del Cagliari e della Nazionale.
Il campionato appena finito non ha imposto nessun giovane per il quale possano svenarsi le nostre squadre più ricche o che addirittura possa attirare attenzioni inglesi e spagnole e tedesche. Questo mentre la definizione anagrafica della parola”giovane” diventa sempre più vaga. E' giovane Sebastian Giovinco, centrocampista che va per i 24 anni, che è sempre alto cioè piccolo 164 centimetri, che ha giocato in due anni di Juventus una partita in meno (34 a 35, calcolando anche i pezzi di match) di quelle che aveva giocato in un anno nell'Empoli?
Va per i 28 anni il portiere Marchetti (27, Cagliari), indicato come erede del vecchio (va per i 33) Buffon, anche in Nazionale. Come numero 1 va anagraficamente meglio Sirigu (Palermo), 23 anni e mezzo che sono pochi per un ruolo dove l'esperienza conta più dei riflessi.
Si scopre che sono ancora giovani il difensore Criscito del Genoa (neanche 24), l'attaccante Lanzafame (Parma, neanche 24) che dovrebbe tornare alla Juventus. La squadra bianconera dei dinosauri spenti tenuti in vita – fuorché Del Piero - da Lippi con le convocazioni azzurre è anche quella di Marchisio, centrocampista, talento vero, anni 24 e mezzo, forse lo sarà del difensore Ranocchia (22 e mezzo, Bari come Bonucci, difensore anche lui, 23).
Citiamo, tanto per fare sperare, Bocchetti (Genoa, difensore, 24), soprattutto Poli (Sampdoria, centrocampista, 21). Per il centrocampo anche Candreva (Juventus, 23 e mezzo). Nessun attaccante. Si è smarrito nell'Atalanta Acquafresca (23), mentre Borriello (28) del Milan pare giovane perché destinato a fare scordare Inzaghi (37). Gira a rigira, aspettando Paloschi (20, Parma, in grossa evoluzione fisica), si deve finire per accettare e proclamare che l'unico vero giovane in qualche modo emerso, sia pure tra faccende ondivaghe asortite e discese periodiche negli abissi dell'alienazione, è Mario Balotelli (Inter, 20 scarsi), arrivato dall'Africa e italiano in un'Italia dove lui trova tanti problemi. Balotelli non piace a Lippi che non lo convoca, piace a Moratti che lo riconvoca nell'Inter anche se lui tifa Milan.
di Gian Paolo Ormezzano