Guerriglia Londra, un anno dopo

La Gran Bretagna che festeggia i Giochi ha quasi dimenticato la guerriglia che sconvolse Londra un anno fa, causando 5 morti, 4.000 arresti e centinaia di negozi distrutti.

La guerriglia si ripeterà

04/08/2012

«Certo i negozi sono stati ricostruiti, i danni più gravi riparati, ma le Olimpiadi non hanno rigenerato il nostro quartiere, Tottenham, perché non rientra tra i cinque distretti più coinvolti dai giochi e quindi beneficiari degli investimenti», spiega Pierpaolo Barrett, portavoce del parlamentare David Lammy, che rappresenta a Westminster la zona forse più colpita dai disordini dello scorso anno.

A un anno di distanza Croydon e Stratford, quartieri poverissimi dell’East di Londra, dove i vandali imperversavano, non sembrano più le stesse.

Un nuovissimo shopping centre, Westfield, costruito appena fuori il villaggio olimpico, ha portato 8.000 nuovi posti di lavoro sicuri e gli abitanti hanno festeggiato con picnic e giochi all’aperto l’apertura delle gare.

Eppure secondo i 130 poliziotti intervistati nello studio più importante sulle cause dei disordini, fatto dal Guardian e dalla London School of Economics, la guerriglia si ripeterà.
Già un anno fa gli agenti hanno denunciato di avercela fatta appena a contenere i disordini per mancanza di uomini e mezzi.

«Una cattiva condizione economica, il caldo, qualche episodio scatenante. Sì, la guerriglia potrebbe ripetersi”, ha spiegato un sovrintendente della polizia di Manchester, una delle città più colpite dai disordini. “Non è cambiato nulla tra oggi e lo scorso agosto. L’unica differenza è che i teppisti coinvolti hanno pensato “La guerriglia ci diverte”, il che rende una nuova ondata, entro la fine dell’anno, inevitabile».

L’allarme arriva proprio quando la polizia è impegnata in una dura disputa con il Ministro degli interni Theresa May su proposte di tagli al budget.

Lo scorso 2 luglio, in un rapporto presentato in parlamento e intitolato “Adattarsi all’austerità”, l’Ispettore capo della polizia, Denis O'Connor, ha annunciato che 34.000 posti di lavoro verranno tagliati entro il marzo 2015, ammettendo che ci sono buone ragioni di pensare che un calo nello staff possa portare a un aumento di alcuni tipi di crimini.

Rispetto al marzo dello scorso anno ci sono 4.625 agenti in meno, sui 139.110 del totale in Inghilterra e Galles.

«I londinesi sono stati avvertiti che potrebbero non ottenere un servizio, da parte della polizia, sufficientemente efficiente per i livelli di tagli che vengono fatti» si legge in “Adattarsi all’austerità”.

Anche il sindaco di Londra, Boris Johnson, ha ammesso di essere preoccupato perchè la polizia deve trovare fondi per 233 milioni di sterline entro il 2015.




Un uomo passa accanto a un edificio chiuso con compensato dopo la guerriglia, il 16 agosto di un anno fa, a Tottenham. A destra la casa oggi con la scritta “Io Amo Tottenham” (Peter Macdiarmid/Getty Images).

Silvia Guzzetti
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