23/06/2010
Operai della British Petroleum si preparano a calare in mare le barriere galleggianti per evitare che il petrolio raggiunga la costa di Orange Beach, nell'Alabama.
Torniamo ai Politecnici, e teniamoci lontani dai pozzi di petrolio arrivando nella chicchissima Boston al mitico Mit, il Massachussetts Institute of Technology , dove ci parlano di una nuova carta da cucina che pare identica a quella che vi comprate al supermercato, ma che invece è costruita con le nanotecnologie.
Il leader della ricerca è uno dei nostri cervelli in fuga che per fortuna sta per rientrare. Si chiama Francesco Stellacci, classe 1973, laurea al Politecnico di Milano , un viso molto simpatico e molto intelligente. L'invenzione della sua equipe può stare nell'acqua mesi e mantenersi asciutta, assorbendo però ogni liquido inquinante che può essere poi spremuto e restituito, magari dentro una petroliera.
Non è che il prof. Stellacci ci proponga di asciugare l'oceano con lo Scottex , se la sua carta alle nanotecnologie fosse davvero già in produzione la si potrebbe usare magari per foderare i booms , le barriere galleggianti. E invece, ci dice lui gentilmente, siamo solo alla fase sperimentale.
Peccato ! Sarà per quello che i booms Obama in persona li sta chiedendo all'Unione Europea dato che non ne ha a sufficienza sebbene la BP ne abbia subito comprate, ancora ad aprile per chilometri!
Dossier a cura di Ida Molinari