05/05/2012
(foto Getty)
Nel corso del convegno sui social network, in programma alla XVI “Giornata Bambini Vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza contro la pedofilia” sono stati presentati in anteprima nazionale i risultati quadrimestrali dell'analisi e del monitoraggio dell'OS.MO.COP (Osservatorio Mondiale contro la pedofilia) di Meter, per il contrasto alla pedofilia e la pedopornografia nel mondo.
Ecco nel dettaglio la situazione della pedofilia online nel mondo: sono stati 386 i gruppi in social network denunciati. L’incidenza dei pedofili reali e online tocca in particolare Linkbucks (204 segnalazioni, 52,85% dei gruppi segnalati nel quadrimestre), Grouply (89 segnalazioni pari a 23,06%), Nicespace (86 con il 20,98%), VFontakte (6 con l’1,55%), Facebook (4 con l’1,04%), Netlog e Yahoo una segnalazione a testa (0,26% a testa). I siti segnalati sono complessivamente 2.695. I domini generici (come .com, .net) sono 1.807; 500 quelli specifici (con indicazione del Paese) a cui si devono aggiungere i 386 dei gruppi sui social network.
Dall’’analisi per continente emerge che i domini sono allocati al primo posto in Asia (314), segue Europa (125), poi America (56) e infine Africa (2) e Oceania (1). In Europa abbiamo la Russia (63) al primo posto, seguono Austria (35), Spagna (11), Italia (10), Grenada – Caraibi (3), Montenegro, Germania e Svezia (1). In Asia è l’India a detenere il maggior numero di domini (280). Quindi la Cina(33),Taiwan e Sri LanKa (1). In America, gli USA ne hanno 56; seguono Oceania con l’’Isola di Tonga (1). Per ultimo l’Africa: Libia (2).
Meter nel primo quadrimestre del 2012 ha seguito 16 nuovi casi. Si tratta dei casi accolti al “Centro di Ascolto e di Accoglienza” dell’associazione per i vari tipi di abusi sui minori. Sono stati 348 i contatti telefonici al numero verde nazionale 800 45 5270. Molti genitori si sono rivolti per consulenze d’aiuto e informazioni specifiche per come affrontare situazioni di sospetto abuso e aspetti legati all’educazione e all’utilizzo di Internet. “La Rete è un prodotto fantastico dell’’uomo, ma questi dati ci chiedono di stare attenti a spazi che sembrano di libertà ma nascondono lo sfruttamento”, ha commentato don Di Noto. “Non ci stancheremo mai di sottolineare che il fenomeno è più drammatico di quanto possiamo descrivere e che richiede una azione globale, con impegnative di risorse tali da agire globalmente”.
Alberto Laggia