Don Verzè è morto al San Raffaele

E' mancato per una crisi cardiaca il fondatore del San Raffaele. Il successo e poi la crisi, i debiti e l'allontanamento dai vertici dell'opera.

La morte nel "suo" ospedale

31/12/2011
Don Verzè in una delle sue apparizioni pubbliche.
Don Verzè in una delle sue apparizioni pubbliche.

Non ce l'ha fatta a vedere l'anno nuovo. Lo hanno ricoverato nella notte per l’aggravarsi delle sue condizioni. Ma don Luigi Maria Verzé non è riuscito a superare la crisi. È morto alle 7,30 del 31 dicembre, all’età di 91 anni, presso l’unità coronarica dell’Ospedale San Raffaele di Milano. Lo stesso da lui fondato e diretto tra mille polemiche.

Sacerdote della diocesi di Verona, don Verzè era arrivato nel capoluogo lombardo negli anni del dopoguerra per laurearsi  in Lettere classiche e filosofia presso la Cattolica e per avviare, su mandato dell’allora cardinale Ildefonso Schuster e di don Giovanni Calabria, alcune scuole professionali per i ragazzi più svantaggiati, per gli orfani di guerra e per i giovani di periferia.

Successivamente aveva cominciato a fondare anche alcune case-albergo per anziani. La sua opera si era via via ingrandita fino ad arrivare alla fondazione del Centro San Raffaele del Monte Tabor, grande holding proprietaria dell'ospedale e dell'università che sarà poi fondata nel 1996.

«Non ha retto allo stress di questi giorni», è stato il commento lapidario dei suoi collaboratori. Eppure di stress, don Verzè ne aveva superati tanti. A cominciare dalla condanna, nel marzo del 1976, per tentata corruzione, a quelle nel 1998 per abusi edilizi, alle inchieste per istigazione alla corruzione, per truffa aggravata, per ricettazione.
Controversi i suoi rapporti con Silvio Berlusconi, insieme al quale sarebbe riuscito a far deviare le rotte aeree su Linate in modo che non passassero sopra Milano 2 e l’ospedale San Raffaele, e con alcuni agenti del Sismi, da Pio Pompa a Nicolò Pollari che lo avrebbero tenuto al corrente di ciò che avveniva in ambito economico politico così da sfruttare le informazioni per le proprie attività imprenditoriali.

Travolto dagli scandali sulla gestione dell’ospedale milanese, don Verzè aveva da poco fatto qualche passo indietro annunciando che, pur mantenendone la presidenza, non avrebbe più partecipato ai consigli di amministrazione della società Monte Tabor da cui dipende il San Raffaele. Un duro colpo, secondo i suoi collaboratori, era stato anche il suicidio del suo braccio destro e vicepresidente, Mario Cal, avvenuto lo scorso 18 luglio.
Don Verzè muore l’ultimo giorno dell’anno, ma anche il primo giorno di quello che dovrebbe essere il nuovo corso del San Raffaele. Proprio oggi, infatti, si dovrebbero aprire le buste di gara per l’acquisto della struttura ospedaliera che, sotto la gestione dell’anziano sacerdote, ha accumulato un miliardo e mezzo di debiti.

                                                                                                                Annachiara Valle

Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare

Ultimi dossier pubblicati

%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati