23/07/2012
Federica Pellegrini e Filippo Magnini, due cuori e una piscina. (foto Ansa)
Impossibile in un mondo di ragazzi
– come per natura è quello olimpico –
non mettere in conto un mondo
d’amori. Alcuni discreti, come
la relazione tra Alex Schwazer
e Carolina Kostner, difesa per quanto
possibile dagli spioni sempre
in agguato; altri alla luce del sole,
magari amplificato dal riflesso
dell’acqua delle piscine, come
la liaison platealmente nata e molto
paparazzata di Filippo Magnini
e Federica Pellegrini.
Il marciatore Alex Schwazer con la fidanzata Carolina K0stner, campionessa del mondo di pattinaggio di figura.
Colpa un po’
della popolarità pregressa, un po’
del modo in mondovisione in cui la
freccia di Cupido è scoccata proprio
durante un Mondiale galeotto.
Difficile a quel punto nascondersi,
tanto valeva stare al gioco dei
rotocalchi, come hanno fatto Magno
e Fede, per la gioia
degli appassionati del gossip.
Ottavio e Rosita Missoni.
Ma l’amore olimpico non è una
novità di questi anni, c’è un legame
nato ai Giochi di Londra 1948,
che dura ancora: la storia
di una ragazza che si trovava in gita
in Inghilterra e di un giovane bruno
che era lì perché correva veloce.
Il giovane non vinse medaglie allora
ma è stato risarcito, dalla vita dice
lui: «Ho anche la medaglia, “alla
resistenza”: me l’hanno regalata gli
amici per i 55 anni di matrimonio».
Il matrimonio tra Ottavio e Rosita
Missoni: «Il merito del nostro
successo va tutto a lei. Sul lavoro
eravamo pari, ma quando si finiva
Rosita aveva una casa, tre bambini,
cinque cani e come asso di briscola
aveva me. Sono sempre stato dalla
parte delle donne, anche perché mia
madre era una donna. Sbaglio?».
Il resto della storia è noto, insieme
hanno inventato il mondo a righe e
il sodalizio dura da allora. Ottavio
Missoni non ha smesso di gareggiare,
l’atletica è ancora una passione:
anche se da poco come atleta master,
nel getto del peso, è passato di
categoria. La sua, a 90 anni, sarebbe
M 90, ma lui preferisce definirsi
Under 95, è il suo modo di aggredire
la vita e guardare avanti.
Elisa Chiari