Il buio era calato il 5 agosto, quando un crollo ha ostruito l’accesso alla miniera di oro e rame di San José nel deserto di Atacama, in Chile. Era il 23 agosto quando 32 minatori cileni e uno boliviano sono stati rintracciati vivi in uno dei rifugi allestiti lungo le gallerie con provviste e ossigeno. Erano riusciti a mandare un messaggio attraverso la sonda calata a 700 metri di profondità: «Stiamo bene, tutti e 33 e siamo nel rifugio». Da quel momento un tubo li ha collegati con il mondo a mezzo di una telecamera e li ha riforniti di cibo e acqua, mentre il mondo attorno cercava una soluzione per salvarli. Le operazioni sono in corso, si risale al ritmo di un salvataggio ogni 50 minuti più o meno.
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(ANSA) - MINIERA SAN JOSE', 12 OTT - Appena 'liberati' ai 32 minatori cileni (il 33/o e' boliviano) intrappolati nel giacimento saranno prese le impronte digitali. Infatti dopo il crollo dello...
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