Imu-scuole cattoliche, attacco Fidae

«È un atto rozzamente prevaricatorio»: lo dice la Federazione istituti di attività educative (Fidae). Se le scuole paritarie chiudessero, lo Stato dovrebbe sborsare 6,2 miliardi.

«Un atto rozzamente prevaricatorio»

12/12/2012

«Aver imposto col decreto 200/2012 del ministero dell’Economia e delle Finanze di far pagare l’Imu alle scuole paritarie senza finalità di lucro è un atto rozzamente prevaricatorio»: lo scrive la Federazione istituti di attività educative (Fidae) in un co«municato dal titolo «Una norma prevaricatrice». Nel testo si ricorsa che queste scuole «non solo sono pienamente legittime e legittimate ad esercitare la loro attività di istruzione e formazione, non solo fanno parte integrante e costitutiva alla pari di quelle statali dell’unico sistema scolastico nazionale, non solo svolgono una funzione pubblica e di interesse pubblico, ma garantiscono anche, e non è una cosa certamente secondaria in uno Stato che si voglia definire democratico, pluralista e moderno, ai genitori che la preferiscono di rendere effettivo il loro fondamentale diritto umano di scegliere liberamente la scuola più conforme ai propri convincimenti».

Il testo prosegue notando che «questo decreto diventa ancor più paradossale alla luce di una Risoluzione del Parlamento europeo approvata appena il 4 ottobre 2012 con la quale si afferma la libertà di scelta educativa delle famiglie come diritto inviolabile, ma anche l’obbligatorietà degli Stati membri dell’Unione di promuovere e sostenere finanziariamente le scuole paritarie che quel diritto delle famiglie concorrono a garantire alla pari di quelle statali».

FamigliaCristiana.it - AgenSir.it

Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

I vostri commenti

Commenta

Per poter scrivere un'opinione è necessario effettuare il login

Se non sei registrato clicca qui

Postato da clagio il 15/12/2012 08:34

Credo che la questione si possa risolvere solo abbandonando una forte ipocrisia da parte di Organismi Cattolici e il forte pregiudizio da chi invece sta dall'altra parte.

Postato da Galbiati Massimo il 13/12/2012 18:06

Non so se sia giusto o no che anche la chiesa cattolica paghi l'imu per talune strutture, non conosco bene i presupposti che inducono a tale scelta;quello che si dovrebbe fare capire, anche a chi non lo vuole, che non è solo la chiesa cattoloica a non pagare l'IMU per taluni fabbricati.In molti casi quando i media affrontano questo problema titolano anche la chiesa deve pagare l'IMU e si dimenticano che altri sono nelle stesse condizioni. La stampa cattolica evidenzia come se non ci fossero le scuole private lo stato dovrebbe assumersi oneri molto alti dato il diverso costo per alunno delle scuole pubbliche rispetto al contributo che ricevono le scuole private.In questo conteggio però, cosa che non mi sembra sia stata fatte doverbbe essere conteggiata l'mu che non incasserebbe lo stato, nel caso in cui questa non fosse applicata a chi ne avesse diritto. Il diritto alla scelta del tipo di scuola e di educazione e sacrosanto ma, solo chi ha un determinato reddito può avvalersi di questa possibilità. Massimo

Postato da brunoi il 13/12/2012 16:09

la cosa é davvero incomprensibile. Di chi la colpa? Paura della procedura di infrazione dalla comunita'europea a suo tempo sollecitata dai radicali? Ma a chi puo' far concorrenza una scuola? Sappiamo che in tutta Europa le scuole nn statali sono finanziate dallo Stato e non vengono tassate. In Italia ricevono contributi irrisori e dovrebbero pagare anche l'Imu? Possibile che i nostri governanti non sappiamo far valere le nostre ragioni a Bruxelles ? Il Consiglio d'Europa dovrebbe inviare una procedura d'infrazione all'Italia per il contributo che lo Stato concede a "Radio radicale" (10 milioni di euro all'anno)per un servizio che dovrebbe svolgere gratis la Rai.

Postato da branda il 13/12/2012 12:39

Mi domando (ma la risposta la aspetto da qualcuno di voi): perché un musulmano, un ateo, un buddista dovrebbe pagare affinché a mio figlio venga impartita un'educazione di stampo cattolico? A parti invertite (cioè mettendoci nei panni del prossimo nostro), ci starebbe bene? Attendo...

Postato da clagio il 12/12/2012 15:43

Mi spiace ma non sono d'accordo con la FIDAE. Una cosa sono le scuole dell'Infanzia, specie parrocchiali (e sonola stragrande maggioranza) un'altra cosa sono le altre scuole specie Superiori nelle quali se non si hanno redditi adeguati non si può accedere, nemmeno chi avesse una ferma convinzione dei principi cattolici. Abitando a Monza mi vuole qualcuno spiegare come farebbe mio figlio, cassintegrato, a mandare i figli nella Scuola che, tanto per fare un esempio, hanno frequentato i nipoti di Berlusconi? (E' una Scuola Diocesana).

Postato da branda il 12/12/2012 11:56

Io non capisco come la nostra Chiesa non si vergogni a non voler pagare le tasse. Lo trovo un atteggiamento ingiustificabile e umiliante per tutti i noi. Siamo sempre più lontani dal vangelo, sempre più convinti di essere meglio di, incapaci di muoverci in libertà all'interno delle regole di uno Stato sovrano e, grazie a Dio, laico.

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati