12/12/2012
«Aver imposto col decreto 200/2012 del ministero dell’Economia e delle Finanze di far pagare l’Imu alle scuole
paritarie senza finalità di lucro è un atto rozzamente prevaricatorio»:
lo scrive la Federazione istituti di attività educative (Fidae) in un
co«municato dal titolo «Una norma prevaricatrice». Nel testo si ricorsa
che queste scuole «non solo sono pienamente legittime e legittimate ad
esercitare la loro attività di istruzione e formazione, non solo fanno
parte integrante e costitutiva alla pari di quelle statali dell’unico
sistema scolastico nazionale, non solo svolgono una funzione pubblica e
di interesse pubblico, ma garantiscono anche, e non è una cosa
certamente secondaria in uno Stato che si voglia definire democratico,
pluralista e moderno, ai genitori che la preferiscono di rendere
effettivo il loro fondamentale diritto umano di scegliere liberamente la
scuola più conforme ai propri convincimenti».
Il testo prosegue notando
che «questo decreto diventa ancor più paradossale alla luce di una
Risoluzione del Parlamento europeo approvata appena il 4 ottobre 2012
con la quale si afferma la libertà di scelta educativa delle famiglie
come diritto inviolabile, ma anche l’obbligatorietà degli Stati membri
dell’Unione di promuovere e sostenere finanziariamente le scuole
paritarie che quel diritto delle famiglie concorrono a garantire alla
pari di quelle statali».
FamigliaCristiana.it - AgenSir.it