Gesù e il demonio, che vittoria è?

10/02/2013
Risponde il teologo Luigi Lorenzetti.
Risponde il teologo Luigi Lorenzetti.

Gesù Cristo ha vinto il peccato e ci ha liberato dal demonio, eppure il peccato esiste ancora e il demonio domina spesso.


Giulio M.

Dall’inizio della creazione e della storia umana, Dio rivela il suo amore e invita al ritorno e alla riconciliazione quanti, a cominciare dai progenitori, si sono allontanati da lui. La storia della salvezza, attraverso diverse tappe, raggiunge la pienezza con l’avvento del «Verbo che si è fatto uomo ed è venuto ad abitare in mezzo a noi». Tutta la sua vita, in particolare la sua morte e risurrezione, è la suprema manifestazione dell’amore e della misericordia di Dio per tutte le generazioni che si sono succedute e si succederanno nella storia. Gesù Cristo è al centro della storia della salvezza: «Con l’incarnazione il Figlio di Dio si è unito a ogni uomo» (Gaudium et spes 22). Egli appartiene al passato che è proteso all’attesa della sua venuta; e al presente orientato al futuro ultimo che coincide con il pieno compimento del regno di Dio.

Luigi Lorenzetti
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Postato da masperi.umberto@yahoo.it il 11/02/2013 13:14

Grazie,Santo Padre.

Postato da masperi.umberto@yahoo.it il 10/02/2013 15:08

Il MALE è il problema su cui si sono affaticate le menti più acute di tutti i più grandi pensatori ,di tutti i tempi, e possiamo procedere affermando che si affaticheranno sempre. Non c’è risposta, c’è l’invito:” Noli vinci a malo, sed vince in bono malum”( Rom:12,21). Il male, nella forma del peccato, è sempre presente tra noi ( ed in noi). La VITTORIA di Cristo ( nell’orizzonte della fede, per quanto io riesca a comprendere con il ripresentarsi dell’obiezione autentica di sopra che mi viene da ripetere nella quotidianità), è QUELLA definitiva che ORA è già l’apertura alla vita eterna come dono nella morte-risurrezione che ,nel tempo,in un “momento” del tempo, trascende tutti i tempi. La bellezza e sublimità della vittoria di Cristo sul peccato non sta nell’aver tolto ( o nel togliere) il peccato ( l’innocenza delle origini diventerebbe mito che distruggerebbe la nostra “umanità” che Dio, nel mistero della Sua incarnazione ,nella seconda persona della Trinità, ha assunto). Il nostro essere “immagine di Dio” (“facciamo l’uomo a nostra immagine”) è QUI la stupenda condivisione dell’agire del Salvatore: la lotta contro il peccato, non la sua assenza-essere-tolto. Nella sofferenza che il peccato genera in noi sorge la certezza del nostro dover lottare alla luce del trionfo di Cristo ( trionfo sulla morte, sul peccato). Io ho maturato questa prospettiva, che colgo solo a livello di fede, mentre la ragione,lasciata sola,si smarrisce. Ma la ragione mi stimola a pensare sempre, di fronte al male-peccato che mi colpisce, a quelle parole: “ non abbiate paura,io ho vinto il mondo” -ego vici mundum- “non vi lascio soli -“Non relinquam vos orphanos - parole dette poco prima di quel grido: “ Perché mi hai abbandonato?”- Eli, Eli, lema sabacthani? ”, cioè: “ Deus meus, Deus meus, ut quid dereliquisti me? ”. La domanda posta trova risposta ( che subito si fa luce) nel paradosso della fede, non nella chiarezza esaustiva della ragione; fede che però salva, ragione che ,invece,ci lascerebbe solo soddisfatti come nella verità esistenziale che acquieterebbe la ragione, ma poi ci impedirebbe quel passo di sopra.

Postato da Andrea Annibale il 10/02/2013 09:07

Penso che Gesù sia liberazione concreta e attuale dal demonio nella vicenda personale di ciascuno di noi. La lotta tra bene e male si colloca su di un piano collettivo nell’Apocalisse di San Giovanni con esiti alterni e drammatici. Chi segue Satana è sempre sconfitto, anche se agli occhi del mondo può sembrare temporaneamente vincente. Tra le preghiere che amo c’è quella rivolta a Gesù di purificare il nostro passato personale dal concepimento al tempo presente. Purificare significa rivedere tutta la nostra vita per liberarla dalle incrostazioni del peccato che pur esistono. Dio è giudice anche di Satana, anche se, probabilmente, il diavolo si ribella in ogni modo contro questo giudizio. La Bibbia mostra esempi di vari poteri del diavolo sull’uomo, ma non su Gesù che ha visto Lucifero precipitare dal Cielo, lo stesso Gesù che ha vinto il mondo. Quindi, Gesù ci fa da Maestro e da Pastore nell’indicare la via per evitare le insidie del Maligno. Oggi più che mai è necessaria la preghiera, l’intercessione della Vergine Madre e la confessione dei propri peccati per trovare quell’umiltà e quella serenità di vita che ci danno la speranza della vita eterna a fianco a Cristo e della Resurrezione salvifica e gloriosa alla fine dei tempi, con il ritorno del Signore. Facebook: AAnnibaleChiodi; Twitter: @AAnnibale.

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