I vescovi e la povertà in Europa

La ricetta della Chiesa: non solo denaro ma anche dignità.

20/04/2010

Gli strumenti che usa l’Unione Europea per misurare la povertà in Europa non sono sufficienti per capire la dimensione del fenomeno. Lo scrivono i vescovi del continente in una nota al termine di un’incontro di due giorni della commissione che raccoglie in rappresentanti di tutte le conferenze episcopali. Ai politici dell’Unione suggeriscono di considerare non solo i parametri economico, ma anche quelli che indicano il livello di relazione tra le persone.
    
     In Europa ci sono sempre più famiglie abbandonate dal sistema del welfare, anziani soli e si stanno piano piano incrinando i rapporti di vicinato, che in passato permettevano a molti di sopravvivere meglio nelle crisi. Oggi non è più così. E per uscire dalla crisi non basta solo riempire di nuovo il portafoglio, ma anche capire cosa è davvero importante per le persone. La dignità di una persona, scrivono i vescovi, “non si misura più solo sul suo salario o sulla rete di rapporti d’affari, ma dipende anche dai rapporti che abbiamo con gli altri”. Poi ricordano che la Chiesa è in principale attore della lotta contro la povertà.

     Un recente rapporto di Caritas Europa, presentato a Bruxelles nell’ambito delle iniziative dell’anno indetto dall’Unione per la lotta alla povertà, aveva sottolineato che le Caritas impiegano 700 mila operatori e quasi mezzo milione di volontari in programmi di assistenza sociale. Invece, denunciano i vescovi, i politici “non hanno affrontato il problema alla radice in modo da evitare che si verifichino nuove crisi”. Sono 79 milioni gli europei che vivono sotto la soglia della povertà, di cui 19 milioni bambini. Tra le cause della crisi i vescovi indicano anche “gli eccessi” e la “confusione dei valori”, primo fra tutti il rapporto squilibrato tra “interesse individuale e collettivo” e hanno dato la loro disponibilità a discutere in modo “trasparente e regolare” con le istituzioni di Bruxelles su questi temi, come previsto dal nuovo Trattato di Lisbona.

Alberto Bobbio
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

I vostri commenti

Commenta

Per poter scrivere un'opinione è necessario effettuare il login

Se non sei registrato clicca qui

Articoli correlati

E ora le famiglie temono d'impoverirsi

Gli italiani non sono più tanto sicuri di poter aiutare i propri figli. Fino a un recente passato questa era quasi una certezza. I genitori erano sicuri che i figli avrebbero avuto un futuro...

Roberto Zichittella

Rapporto Caritas: povertà in aumento

I poveri sono 8 milioni e aumentano ad un ritmo vertiginoso. Lo spiega la Caritas Italiana a che insieme alla Fondazione Cancan ha pubblicato il Rapporto annuale sulla povertà che quest’anno ha...

Alberto Bobbio

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati