11/02/2013
Le televisioni di tutto il mondo in Piazza San Pietro (foto Giuliani).
Dopo pochi minuti sono già tutti al corrente dell’annuncio delle dimissioni. Le parole di Benedetto XVI fanno il giro di turisti, pellegrini, semplici passanti. In pochi attimi i pulmini delle tv e della stampa internazionale sono allestiti attorno a piazza San Pietro. Gli ambulanti commentano tra loro, la polizia attorno al colonnato cerca di far finta di niente. “Non mi intervistate, non posso dire niente. E poi anch’io sto cercando di capire cosa sia successo. Adesso devo solo pensare alla sicurezza della piazza”, commenta un poliziotto ai bordi del colonnato. E mentre ci allontaniamo aggiunge: “Chi poteva pensare che sarebbe successa una cosa simile”.
Al di qua del colonnato si ferma Cecilia, 23 anni, dei Paesi Bassi: “Ho sentito la notizia e sono piuttosto sorpresa”. In Italia da qualche anno, prima di inforcare la sua bicicletta, ripete che le “sembra una cosa molto strana. Bisognerà vedere cosa succederà adesso. È tutto nuovo visto che una cosa così non era mai successo dopo Celestino V. Sono anche curiosa di sapere chi lo sostituirà. I tempi sono molto difficili ed è un compito gravoso”.
Sorpreso, ma anche positivamente colpito lo spagnolo, Francisco, 64 anni, “La Chiesa non è una struttura democratica, ma questo gesto è il segno di una grande democrazia e di una grande responsabilità.
Nei tempi difficili che stiamo vivendo credo che queste dimissioni significhino anche una apertura della Chiesa al necessario rinnovamento per affrontare con più energia e vigore le difficoltà. Sono molto molto sorpreso. Anche positivamente. Credo che questo sia un segno di rinnovamento e di coinvolgimento sia dei cattolici che dei non cattolici nella vita della Chiesa. Non so perché si è dimesso, ma è un gesto di coraggio aprirsi così”.
“Siamo dispiaciuti, anche se, in verità amavamo di più il Papa precedente”, dicono quasi in coro Emilio e Daniele, entrambi di Roma, 49 e 25 anni. “È un fatto strano e anomalo. Ci ha sorpreso, però eravamo più affezionati a Giovanni Paolo II, forse anche perché lo avevamo conosciuto per un periodo più lungo. Speriamo che quello che verrà sia all’altezza di un momento difficile come quello di adesso.
Ci vuole un Papa che ci aiuti con la preghiera, con lo spirito, con l’incoraggiamento. Speriamo che il successore sia eletto il più presto possibile”.
“Basta che non sia italiano”, aggiunge Cristina, romana di 64 anni. Al suo fianco, Francesco, 66 anni, aggiunge: “Siamo sorpresi anche se pensiamo che, per essere arrivato a questa decisione, ci deve essree un tale verminaio che lo circonda che non se l’è sentita più di andare avanti con le deboli forze fisiche”. “In ogni caso ha avuto un grande coraggio”, riprende Cristina, “i nostri politici dovrebbero prendere esempio. Anche il Papa si è dimesso e noi ancora abbiamo Berlusconi”.
Corre, invece, suor Vichi, 28 anni, indiana, suora di Santa Maria Maddalena apostola: “Voglio subito andare a vedere cosa sta succedendo”. Si ferma pochi attimi, guardando, fremente, verso la basilica di San Pietro. “Sono molto dispiaciuta. È un duro colpo. È un Papa al quale sono molto affezionata. Ho sperato, all’inizio, che la notizia non fosse vera. Si è parlato tante volte delle possibili dimissioni, ma non ho mai dato credito a queste parole. Non mi aspettavo davvero che un Pontefice potesse davvero dimettersi.
Non me la sento di dire altro. Sono ancora molto scossa e voglio capire chiaramente cosa ci aspetta adesso. Sono davvero molto molto triste”.
“Un gesto sorprendente, ma anche molto coraggioso, dettato dalla coscienza. Che non
costituisce un precedente per i suoi successori, ma che ci dà un grande insegnamento”. Don Francesco, romano di 53 anni spiega che “il Papa, con questo gesto ci ha detto che il ministero petrino è davvero un ministero, cioè è al servizio della Chiesa e potrebbe venire il momento in cui la persona stessa del Papa potrebbe essere un ostacolo alla vita della Chiesa. Benedetto XVI ci ha dato un grande esempio di distacco. Speriamo che sia imitato anche nei livelli più bassi”.
Annachiara Valle