Roma, esplode la primavera dell'arte

Roma diventa sino al 10 giugno una grande capitale della pittura: dalle invenzioni metafisiche di Salvador Dalì alle contaminazioni di Omar Galliani. Sino ai miti greci sulla tela.

La favola di Amore e Psiche di scena a Castel Sant’Angelo

09/04/2012
Amore e Psiche, gruppo dei musei capitolini.
Amore e Psiche, gruppo dei musei capitolini.

E’ la favola più bella che ci arriva dall’antichità, una struggente e avventurosa storia d’amore che non ha mai smesso di ispirare gli artisti, da Raffaello a Canova. La favola di Amore e Psiche è la storia di una giovane donna che si innamora fatalmente di un dio e che, per raggiungere il suo amato, si sottopone alle prove più estreme, al limite dell’impossibile. Il mito è ancora più antico, ma noi lo conosciamo attraverso il racconto di Apuleio, che lo inserisce nel suo “Asino d’oro”, a sua volta romanzo di metamorfosi.

Il mito di Amore e Psiche, infatti, è soprattutto una storia di formazione e trasformazione, un vero e proprio viaggio dell’eroina. La bellissima Psiche suscita la gelosia di Venere e l’amore di Cupido, che la fa rapire e trasportare nel suo palazzo incantato. La giovane donna non può vedere lo sposo, ma una notte non resiste alla tentazione e illumina il bellissimo volto dell’amato con la lampada. Una goccia d’olio ferisce Cupido, che irato fugge e la abbandona. Di qui cominciano le peripezie della fanciulla, che deve sottostare a quattro prove durissime imposte da Venere prima di muovere Giove a pietà e raggiungere lo sposo nell’Olimpo.

La favola è piena di allegorie e di simboli. Ogni epoca l’ha letta a suo modo, come dimostra la bellissima mostra allestita negli spazi del museo di Castel Sant’Angelo, che ce la racconta in quattro sezioni attraverso dipinti, disegni, sculture, arazzi e terracotte. Si parte dal mito dell’antichità, con capolavori come la Psiche alata e il Gruppo di Amore e Psiche di epoca romana, entrambi dei Musei Capitolini. Ma sono i nostri umanisti, a cominciare dal Boccaccio, a recuperare il valore della favola.

In linea con gli ideali del Rinascimento, il mito di Amore e Psiche diventa l’esaltazione dell’amore coniugale, che si forgia attraverso i sacrifici e la virtù fino a volare, letteralmente, leggero come ali di farfalla. Ne sono ben consapevoli gli artisti dell’epoca, a cominciare da Raffaello, che si ispira al mito per affrescare la loggia della Farnesina, e il suo allievo Giulio Romano, che fa lo stesso a Palazzo Te. Proprio a Castel Sant’Angelo, negli appartamenti Paolini, il percorso della mostra ci porta ad ammirare il famoso e delicato ciclo di Perin Del Vaga. Non deve meravigliare che un pontefice abbia commissionato un ciclo di affreschi dedicato a un mito profano.

Nel Rinascimento cristiano e insieme neoplatonico, il mito di Amore e Psiche viene reinterpretato come il cammino dell’anima verso Dio. Nel ‘600 prevale l’aspetto più avventuroso e spettacolare della favola, mentre il ‘700 preromantico riscopre il filone malinconico e sentimentale che è entrato nel nostro immaginario attraverso i capolavori di Canova.


Dove e quando

La mostra La favola di Amore e Psiche. Il mito dall’antichità a Canova è a Roma, Museo di Castel Sant’Angelo, fino al 10 giugno. Catalogo L’Erma di Bretschneider. Info 06 32810 - 6819111 poloromano.beniculturali.it

Simonetta Pagnotti
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati