21/04/2011
Terence Hill con Francesco Salvi e Gaia Bermani Amaral.
Smessa la tonaca di Don Matteo (ma la serie continuerà e sono già iniziate le riprese a Gubbio) Terence Hill è tornato in tv nei panni di un ispettore della Forestale, per la serie Un passo dal cielo, in onda la domenica su Rai Uno. Dodici episodi trasmessi in sei serate, in cui vediamo l'attore dagli occhi azzurro ghiaccio, protagonista di tanti western, fermare i malviventi lanciando dei rami trovati sul sentiero.
Nonostante i suoi 71 anni, l'occasione di tornare a fare il cowboy era troppo ghiotta e così Terence Hill (Pietro nella serie tv) non rinuncia a folli inseguimenti a cavallo e interventi di soccorso alpino. La serie è ambientata in Val Pusteria, nella meravigliosa vallata di San Candido ed è ricca di scene spettacolari con panorami mozzafiato. Nel piccolo paese di montagna la Forestale ospita temporaneamente il locale ufficio della Polizia. Da questa forzata e insolita convivenza prendono il via le varie indagini che si potranno risolvere solo con il contributo essenziale del saggio Pietro, una figura circondata da un’aura misteriosa.
È lui il capo della squadra del Corpo forestale considerato una leggenda della montagna, uno scalatore capace di conquistare le vette più difficili fino al giorno in cui un tragico incidente lo segna nel profondo. Da allora la sua vita cambia, si ritira tra le montagne per recuperare un po’ di serenità e ritrovare sè stesso. È un uomo coraggioso che però vive con il senso di colpa, credendo di aver provocato la morte della moglie durante una scalata in montagna: questo conferisce al personaggio una grande fragilità e una buona dose di umanità che gli consentiranno di volta in volta di risolvere intricati casi di rapimenti, omicidi, incendi e affrontare anche i temi ambientali. Tra gli interpreti anche la bellissima Gaia Bermani Amaral nel ruolo di una veterinaria, Francesco Salvi nei panni del collaboratore fidato di Pietro ("Roccia") e Katia Ricciarelli, che interpreta Assunta, proprietaria di una malga e sorella di Salvi.
La fiction è unica nel suo genere, la prima ad essere girata in montagna, e l'ambiente è parte integrante del racconto, sono stati riprodotti infatti i suoni degli uccelli, dei laghi e del vento. “Sono felice di aver avuto questa possibilità", spiega Terence Hill in un'intervista alla rivista Il Forestale, organo del Corpo forestale dello Stato, "perché sono un amante della natura. Quando mi trovo a casa mia nel Massachussets passo ore nei boschi, soprattutto d'inverno quando c'è neve e posso fare sci di fondo. Pietro è un personaggio che sento mio e che, attraverso le sue vicende, ci permette di parlare di temi come l'ecologia, il rispetto per l'ambiente e per gli animali”.
- Ci sono nella serie televisiva diverse scene d'azione molto impegnative fisicamente: come fa a tenersi in forma?
“Questa serie è stata scritta per me, le scene d'azione non potevano mancare. Ho fatto molta ginnastica artistica e questo mi aiuta a fare le scene d'azione senza nessuna controfigura”.
- Quali sono i consigli di un Forestale speciale come lei?
“Dobbiamo renderci conto che la natura fa parte di noi, è un'estensione del nostro essere. Quando distruggiamo l'ambiente la ferita è anche nostra. Come una ferita fisica. Non avere rispetto per la natura è non aver rispetto per noi stessi. Talvolta penso che la violenza inferta al patrimonio naturale significhi che non ci amiamo abbastanza”.
Chissà che l’ispettore Pietro non sappia ritagliarsi uno spazio nel cuore dei telespettatori. Intanto c’è chi pensa già a una seconda serie per il nuovo eroe della Forestale.
Felice D'Agostini