21/04/2011
Francesco Guccini.
Mentre va in onda la prima fiction sulla Forestale, per la prima volta anche la narrativa italiana si avvicina a questo mondo con il romanzo Malastagione di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli (Mondadori), con protagonista Marco Gherardini, giovane ispettore della Forestale, soprannominato Poiana. Una casualità ? Forse, ma resta il fatto che gli Iitaliani, secondo un recente sondaggio Eurispes, riservano alla Forestale quasi il 65% della fiducia, al terzo posto dopo Carabinieri e Polizia.
Poiana, ispettore del Corpo forestale dello Stato, si muove in un mondo ricco di figure meschine e memorabili, che ci riportano tutto il profumo di quel crinale d’Appennino, tra Emilia e Toscana che, come l'intero Paese, attraversa una malastagione. È il tempo dei boschi abbandonati e depredati, ma anche quello di giovani intelligenti e coraggiosi che lottano perché tutto non frani. Come si legge nel libro “Marco ci teneva al suo territorio, gli voleva bene sin da piccolo, gli piacevano i sentieri e le ampie distese d’erba dei pascoli in altura. Gli piacevano perfino i dirupi inaccessibili, nel mistero dei quali si nascondevano i personaggi della mitologia montanara e quando, per un motivo o per un altro, stava lontano dai luoghi che considerava un po’ suoi, non vedeva l’ora di tornare a respirare l’odore del muschio e dei funghi. Non gli dispiaceva che lo chiamassero Poiana perché lo faceva sentire parte di quella natura”.
Il paese di Casedisopra, in cui si svolge la narrazione, ricorda molto Pavana, dove Francesco Guccini passa molto del suo tempo quando è lontano da Bologna. “Abbiamo deciso che il maresciallo Benedetto Santovito (protagonista di una precedente serie di romanzi degli stessi autori) non potesse più lavorare per limiti di età. E ci è venuto in mente di creare un nuovo personaggio della Forestale che è un corpo che la gente conosce poco ma che ha compiti simili a quelli della Polizia di Stato”, spiega Guccini. Lo scenario è sempre quello della piccola provincia italiana che non fa mai notizia se non nei rarissimi casi di delitti misteriosi e quasi sempre irrisolti.
“I Forestali che hanno ispirato il libro di Guccini e Macchiavelli sono quelli dei piccoli Comandi stazione isolati, ultimo baluardo della legalità e della presenza dello Stato, più remoto presidio al servizio della natura e dei cittadini” si legge sulla rivista Il Forestale. . Come il Comando stazione di Samb“Ogni lettore in ciascuno di loro può scorgervi qualcosa del nostro
protagonistauca Pistoiese, un pezzo di Toscana in terra emiliana. Qui lavora dal 2005 Domenico Medici, dal 1979 in Forestale. Piemontese d’origine ma da sempre in questa terra di confine. Il paese ha quasi 2.000 anime che vivono sparse in tante borgate isolate di montagna abitate perlopiù da anziani.
“Il nostro compito", spiega il comandante a Il Forestale, "è quello, specialmente d’inverno, di assicurarsi che in questi luoghi sperduti stiano tutti bene. D’estate è un’altra storia, si arriva fino a 8.000 abitanti che si riversano nelle seconde case. Ed è proprio in questa piccola edilizia residenziale che riscontriamo la maggior parte di illeciti in un’area che è tutta sottoposta a vincolo. Gli incendi sono pochi ma molto virulenti, a causa delle forti pendenze del terreno che però grazie alla presenza dei boschi rimane più saldo. La piaga maggiormente diffusa è forse il bracconaggio, favorito da un forte ritorno non solo del cinghiale ma dei cervi e di altri ungulati”.
Felice D'Agostini