11/01/2012
A fare la differenza per il mercato immobiliare saranno,
anche per quest’anno, i mutui: dopo un 2011 difficile, infatti, la capacità di
investimento dipenderà molto dalla possibilità di spesa delle famiglie. Secondo
i dati della Banca d’Italia relativi alle erogazioni di mutui per l’acquisto di abitazioni, da luglio 2010 a
giugno 2011 i volumi erogati sono stati 55.141,96 milioni di euro, valore in
leggero calo (-0,52%) rispetto a quelli su base annua registrati nell’anno
precedente. Per tamponare questa situazione, nel dicembre del 2011 la Banca
Centrale Europea è intervenuta per ridare ossigeno e liquidità agli istituti,
erogando finanziamenti per quasi 500.000 milioni di euro al tasso agevolato
dell’1%, così che gli stessi istituti possano poi prestarlo alle famiglie e
alle imprese a condizioni accessibili. A sostegno dell’iniziativa nel prossimo
mese di febbraio è già prevista da parte della BCE un’operazione analoga. però
le banche, anche quelle italiane, anziché distribuire soldi li parcheggiano
nelle casse della stessa Bce. E la crisi non si sblocca.
Secondo l’ufficio studi di
Tecnocasa, nel 2012 l’andamento del
mercato del credito alle famiglie continuerà a essere comunque influenzato dal
contesto economico internazionale e la richiesta di finanziamenti, attualmente
in calo, è determinata anche dalle prospettive di sacrificio previste per gli
italiani dalle recenti manovre e dall’impennata dei tassi per i prodotti di
credito. Per i prossimi mesi, quindi, ci si attende ancora una contrazione dei
mutui e quindi degli acquisti.
La situazione incerta rende
difficile fare delle previsioni, ma
secondo Tecnocasa i prezzi resteranno
sostanzialmente stabili, con alcune realtà ancora in leggera flessione: a
livello nazionale, nelle grandi città, è prevista un’oscillazione dei prezzi
tra -1% e +1%. Vanno meglio le vendite nelle periferie, così come nei
capoluoghi del Nord e del Centro Italia rispetto a quelle del Sud Italia. Il
mercato immobiliare delle grandi metropoli come Roma e Milano dovrebbe restare
stabile, grazie alla presenza di acquirenti con una buona disponibilità di
spesa e poco interessati dai meccanismi dei mutui. I tempi medi di vendita si sono
ormai stabilizzati tra sei e sette mesi, soprattutto nei casi in cui i
proprietari non hanno fretta di vendere e non intendono quindi diminuire i
prezzi (
vedi tabella).
Eleonora Della Ratta