01/02/2011
Le frammentarie sottolineature
della connotazione
mediatica dei protagonisti
di questa triste e desolante
vicenda consentono
di tratteggiare il ritratto
parallelo di due famiglie,
unite da legami improvvisamente
e irrimediabilmente
lacerati dall’assassinio
della ragazzina.
Restano molti dubbi, come
inevitabilmente capita
di fronte a qualunque rappresentazione
mediatica
del dolore e di vicende familiari
tanto complesse e
drammatiche. Innanzitutto,
quanto corrisponde
l’immagine veicolata da televisione
e giornali all’effettiva
essenza dei protagonisti?
E, in secondo luogo,
quanto l’invadente presenza
dei mezzi di comunicazione
a copertura del delitto
di Avetrana ha pesantemente
condizionato i loro
comportamenti, le loro parole
e affermazioni, e i loro
pensieri? La risposta a
queste domande non dipende
soltanto dai mezzi
di comunicazione, ma dal
modo in cui ci si dispone
di fronte a essi.
Marco Deriu