11/11/2012
Gabriele Menini e Alessandra Tessari (24 anni)
Gabriele Menini e Alessandra Tessari, 24 anni entrambi, sono insieme da 8 anni e stanno frequentando il corso per fidanzati presso la parrocchia di Soave (Verona) in vista del loro matrimonio che celebreranno il prossimo agosto. La loro è una importante testimonianza alla luce del documento della Commissione Episcopale per la famiglia e la vita sull’accompagnamento dei fidanzati e i percorsi di preparazione alle nozze "Orientamenti pastorali sulla preparazione al matrimonio e alla famiglia
- Vi siete sentiti sostenuti e “abbracciati” dalla comunità cristiana durante il vostro fidanzamento?
«Sì, ed è stato un abbraccio lieve, non costrittivo, di quelli che lasciano la coppia libera di respirare, di crescere da sola e di scegliere la propria strada dicendo semplicemente “Ecco, noi siamo qui. Quando siete pronti, sapete come raggiungerci.” Di quelli che piacciono a noi insomma! I genitori ci sono stati sempre molto vicini sostenendoci ed aiutandoci nelle nostre scelte e trasmettendoci i loro valori genuini come anche i nostri amici che hanno sempre saputo dispensare buoni consigli. Dall'esterno, una bella occasione di riflessione e confronto con altre coppie è arrivata dal corso fidanzati organizzato dalla nostra parrocchia che abbiamo iniziato da poco.
- Il “per sempre” vi affascina o vi intimorisce?
«“Per sempre” è una parola grossa. Da una parte ne subiamo il fascino romantico: l'idea di passare tutta la vita assieme alla persona amata, uno stare insieme elevato all'infinito. Dall'altra parte, razionalmente, il “per sempre” fa anche un po' paura: è una promessa pesante, da fare "a scatola chiusa" (senza sapere bene cosa o dove la vita ci porterà in futuro e come ci cambierà), da questo punto di vista la promessa del “per sempre” è una promessa che ha del sovrumano visto che il mantenerla richiede una tenacia, un impegno ed una costanza che possono essere difficili da trovare sempre e solo in noi stessi –nel nostro essere umani-. Il senso dello sposarsi in chiesa per noi è anche questo: consapevoli delle debolezze e dei limiti propri della nostra natura affidiamo il nostro “per sempre” a Qualcuno di più forte e più grande di noi, Qualcuno di “sovrumano” che possa darci una mano e sostenerci in questa avventura».
- Come vedete il vostro cammino dopo le nozze?
«La nostra vita dopo le nozze la vediamo con noi due a casa, seduti sul tappeto vicino al camino acceso con un libro di favole in mano mentre leggiamo per i nostri bambini! Ma la vediamo anche con gli altri: il resto della famiglia, le coppie di amici e tutti quelli che ci sono stati vicini anche prima del matrimonio perchè “nessun uomo è un'isola” e lo stesso vale per le famiglie».
Chiara Pelizzoni