Un Nobel da respingere

Il Premio Nobel per la medicina è andato a Robert Edwards. Lo scienziato britannico è considerato il padre della fecondazione in vitro. Le forti perplessità della Santa Sede.

04/10/2010
Foto AP
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«Il progresso delle biotecnologie non significa sempre progresso etico». L'Associazione Scienza & Vita commenta in questo modo l'assegnazione del premio Nobel per la medicina allo scienziato britannico Robert Edwards per i suoi studi sulla fecondazione in vitro. E' stato comunicato infatti da Stoccolma il nome del vincitore del prestigioso riconoscimento internazionale. Edwards fu nel 1978, insieme al ginecologo Patrick Steptoe, morto nel 1988, l'inventore della tecnica di fecondazione assistita che va sotto il nome di Fivet (Fertilizzazione In Vitro con Embryo Transfer).

    Questa tecnica, che consiste nel costruire in provetta un embrione umano con l'ovulo e lo spermatozoo di due donatori per poi trasferirlo successivamente nell'utero della madre, ha avuto, come noto, fortissime ricadute nelle società occidentali, se si considera che, dal famoso caso di Louise Brown, la prima bimba concepita in provetta nel 1978, circa 4 milioni di bambini fino ad oggi sono stati concepiti in tutto il mondo attraverso questa tecnica.

     Il mondo cattolico, tuttavia, esprime i suoi legittimi dubbi. «Vicini alla sofferenza delle coppie sterili e favorevoli agli interventi che coniugano coerentemente scienza ed etica», ha fatto sapere in un comunicato stampa il copresidente di Scienza & Vita, Lucio Romano, «non possiamo non ricordare la visione riduzionistica della vita insita nelle procedure di fecondazione artificiale, nelle quali l'essere umano si traduce da soggetto a oggetto, vale a dire a mero "prodotto del concepimento". Evidenziamo, inoltre, le derive antropologiche, etiche e sociali che scaturiscono dal ricorso, ad esempio, alla fecondazione artificiale eterologa o alla maternità surrogata. Queste tecniche sovvertono il concetto naturale di genitorialità e alterano il diritto fondamentale da parte di un figlio di riconoscere non solo la propria identità genetica, ma che questa sia anche in sintonia con quella biologica e sociale».

     Romano ha proseguito dicendo che «oltre a ciò pensiamo al congelamento degli embrioni e alla diagnosi genetica preimpianto, che comportano la soppressione di vite umane, selezionando gli embrioni ritenuti più idonei al trasferimento ed escludendo quelli non "di qualità". Introdurre il principio di qualità della vita rileva indubbie derive discriminatorie, suggestionate e condizionate da una molteplicità di fattori culturali, economici, utilitaristici nei quali la medicina dei bisogni elementari si orienta sempre più palesemente verso quella dei desideri».

     La fecondazione artificiale ha costituito in Italia l'oggetto della famosa legge 40 del 2004, contestata da una larga parte della sinistra e dai radicali, che ha cercato di contemperare le ragioni del desiderio di una coppia sterile di avere  figli con quelli di un minimo grado di accettabilità etica. A questo riguardo Lucio Romano ha affermato che «la legge 40 ha il merito di aver posto un argine alla legittimazione di una visione puramente meccanicistica della vita, assicurando i diritti di tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito».

    Anche la Santa Sede ha criticato aspramente la decisione di assegnare il Nobel per la medicina a Robert Edward, padre della fecondazione in vitro. Scelta «completamente fuori luogo» la definisce il presidente della Pontificia Accademia perla Vita, monsignor Ignacio Carrasco de Paula. Che parla di non pochi motivi di perplessità «scaturiti dalle sue ricerche: il mercato degli ovociti, gli embrioni congelati e le questioni relative alle mamme-nonne e agli uteri in affittò».

    «Innanzitutto», afferma mons. Carrasco spiegando la sua opposizione alla nomina del professore, al quale pure riconosce alcuni meriti scientifici, «senza Edwards non ci sarebbe il mercato degli ovociti con il relativo commercio. Secondo: senza Edwards non ci sarebbero in tutto il mondo un gran numero di congelatori pieni di embrioni che, nel migliore dei casi sono in attesa di essere trasferiti negli uteri, ma che più probabilmente finiranno per essere abbandonati o per morire, e questo è un problema la cui responsabilità è del neo-premio Nobel. Infine, senza Edwards non ci sarebbe l'attuale stato confusionale della procreazione assistita, con situazioni incomprensibili come figli nati da nonne o mamme in affitto».

     Edwards, professore emerito dell'università di Cambridge, ha da poco compiuto 85 anni e riceverà la somma di 1,5 milioni di dollari come premio. La sua candidatura era in concorrenza con quella del giapponese Shinya Yamanaka, inventore di una tecnica per ottenere cellule staminali (cioè cellule utili per "riparare" vari tipi di tessuto) simili a quelle embrionali ma ricavate da tessuto di soggetti adulti, tecnica che non presenta problemi di natura etica.

Stefano Stimamiglio
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Postato da titaoit il 05/10/2010 12:03

Mi frega assai che voi approviate il mio pensiero ed è proprio questo il punto.. Voi cattolici, cristiani in genere e ci metto anche i mussulmani avete rotto.. NN SE NE PUO' PIU'!! Nn vi trincerate dietro noi crediamo per il bene del mondo.. persino il vostro Dio permette, tollera.. Voi no! se voi credete nelle vostre credenze che vi ammantate di chiamare persino scienze teologiche che valgano per voi le vostre regole e solo per voi e non per chi come me pur non essendo un farabbutto ed anzi.. amerebbe vivere in una società migliore e certo non come voi con le vostre ingerenze, con killeraggio lobbystico.. come è accaduto per il divorzio.. In Italia per colpa vostra ci vogliono 5 anni e tre mesi per divorziare.. Sogno una società senza un Dio ma soprattutto senza di voi..E da quando ero piccolo che non vi sopporto per istinto.. Non sopportavo le cretinate di sinistra di mio nonno e non sopportavo le cretinate di mia madre fervente cattolica e sapete che cosa vi dico? Che se Gesù fosse nato in Svezia ancora sarebbe lì a dire prendete e mangiatene tutti.. Francesco RICHICHI PS è inesatto parlare di problemi di etica.. Per voi vi sono problemi morali.. per gli agnostici, gli atei od i laici in genere si parla di etica..

Postato da gaab rius il 04/10/2010 18:54

Adesso il Nobel che è una cosa seria, viene strumentalizzato per gli interessi di questi magnoni della provetta che rosicano da un bel po' di anni perchè lo Stato, come succede agli altri, proprio a loro non fa arrivare i soldini. Alla faccia di tutte le coppie non fertili: a loro interessa solo la ricetta rossa della Asl con cui beccare un bel po' di mangime, magari a prezzi maggiorati come sempre succede quando si spendono i soldi dei contribuenti. Immagino l'invidia di Antinori per i laboratori analisi di tutta italia che intascano dal 100 al 1000% sulle loro prestazioni direttamente sul conto in banca. Siamo i soliti provinciali.

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