Marcellino: sconfitta per la famiglia

Claudio Marcellino, delegato lombardo del Forum delle Associazioni Familiari, commenta il Registro delle Unioni Civili

27/07/2012
Il Consiglio comunale di Milano.
Il Consiglio comunale di Milano.

Secondo Claudio Marcellino, Presidente del Forum Milanese delle Associazioni Familiari, l'approvazione del registro delle Unioni civili da parte del Consiglio Comunale di Milano è una sconfitta per la famiglia.


Qual è la vostra paura

    «L’istituzione di questo tipo di registri, oltre al fatto che si è dimostrata inutile, mina le fondamenta della famiglia e crea confusione su che cosa è famiglia e su che cosa non lo è. La famiglia prevista e tutelata dalla nostra Costituzione è quella fondata sul matrimonio. Tutelare altre forme di unioni avvicinandole o sovrapponendole all’istituzione fondamentale della famiglia discrimina la famiglia stessa e apre ufficialmente le porte al riconoscimento di unioni anche di persone dello stesso sesso».

Perché parla di  confusione?

    «Perché anche in Consiglio comunale la volontà diffusa di “non confondere” la famiglia con le coppie di fatto in teoria c’era ma nella delibera poi non è stato così. Gli oltre 70 emendamenti e le difficoltà di arrivare a un accordo e quindi a una condivisione la dicono lunga sulla fretta e l’incertezza stessa che ha regnato in aula sul provvedimento».

Come si è arrivati a questa conclusione?
   
«La questione è che i sostenitori della delibera non volendo sganciare il registro delle unioni civili  da quello anagrafico, hanno trovato l’escamotage di eliminare la dicitura “famiglia anagrafica”  inserendo quella di “unioni civili”.  Ma ciò non cambia la sostanza della questione, anzi inserisce la nuova definizione all’interno del registro anagrafico. Insomma un bel pasticcio che la giunta Pisapia ci ha voluto regalare prima dell’estate. In una situazione di crisi economica come questa,  le famiglie milanesi che vivono le mille difficoltà quotidiane avrebbero voluto sentire almeno la stessa attenzione che è stata riservata dall’Amministrazione al registro delle coppie di fatto».  

Orsola Vetri
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Postato da lettrice il 27/07/2012 15:54

La confusione c'è quando le situazioni di fatto non interpellano le scelte delle amministrazioni e vengono ignorate a bella posta sperando che così si estinguano.

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