11/05/2012
ADHD. È una sigla che si associa spesso a bambini eccessivamente turbolenti, impulsivi e ingestibili, a casa come a scuola. Un acronimo che mette in allarme parecchi genitori e insegnanti, generando molta confusione, incertezza e disagio, ma anche miti e false credenze. Sul fronte della diagnosi e dell’intervento, poi, non sempre gli esperti concordano e contribuiscono a fare chiarezza sulla sua gestione. E i bambini, allora? Quanti sono davvero afflitti da questo problema? Quanti sono vittime di diagnosi errate o superficiali? Da chi sono aiutati? Dalla scuola, dai servizi sociali? Esistono criteri in grado di fare luce con chiarezza sul disturbo? E la famiglia, viene coinvolta?
Un tentativo di chiarificazione del problema potrà essere di aiuto nello sciogliere alcuni dubbi e perplessità. Per aprire, in tal modo, uno spiraglio di luce sull’esistenza di tutti quei genitori, insegnanti, educatori che si trovano faccia a faccia ogni giorno ad affrontare questi disagi. Su una posizione netta e univoca nei confronti di cosa sia il disturbo da deficit di attenzione, è pressoché difficile riconoscersi e collocarsi oggigiorno. Sia per gli esperti sia per i genitori. Questi ultimi sempre più preoccupati e delusi dall’assenza di chiarezza a riguardo della diagnosi e della terapia di intervento.
A complicare ulteriormente la situazione si è aggiunta, negli anni più recenti, la pubblicazione di numerosi studi specialistici che hanno messo in evidenza numerose caratteristiche dell’ADHD, non sempre in armonia tra loro: dalle cause neurologiche e genetiche, all’espressività comportamentale, alla complessità della diagnosi e delle terapie mirate. Pur rilevando il rigore, la qualità e il notevole ampliamento delle conoscenze, tuttavia questi lavori non hanno ancora condotto a un inquadramento condiviso dell’ADHD, delle sue cause e del suo trattamento. Diverse difficoltà, quindi, continuano a persistere. Soprattutto per i bambini e i loro genitori.
Di seguito, allora, daremo atto di alcuni dei dati presentati e discussi durante il convegno: Facciamo luce sull’ADHD. Come diagnosticare e gestire il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività nel bambino e nell’adulto, svoltosi a Milano lo scorso 18 aprile. Il nostro obiettivo è fare il punto sulla questione, coscienti di risultare parziali e non sempre esaustivi su una problematica davvero complessa e spesso fraintesa.
Simone Bruno