30/01/2013
Laura dal Zotto e Luigi Palladino con i loro otto figli.
Lui voleva dieci figli, lei sei. «Siamo arrivati a una buona via di mezzo». Scherza, Laura Dal Zotto. Una bella signora di 42 anni che il 15 gennaio ha partorito Isabel ed è diventata mamma per l'ottava volta in una clinica di Lecco. In tempi di magra ci vuol coraggio a mettere al mondo un pargolo, a maggior ragione se è l'ultimo di una lista già lunga. «Non è questione di coraggio», dice Laura. «Certo, come tutti – ammette - talvolta io e mio marito veniamo presi dal senso di fallimento, dai problemi ma ogni giorno porta cose nuove. I figli sono un dono di Dio, sono anche suoi figli e Lui ci aiuta ad aiutarli».
«Seguo l'insegnamento di mia madre – spiega Laura - credo nell'aiuto dall'Alto e penso che i bambini arrivino dal cielo con uno zaino dentro cui portano le cose di cui hanno bisogno al momento della nascita». Laura non naviga nell'oro, non si sente speciale, non è una “super-mamma”, non vuole essere raccontata così. Al massimo, concede, «posso dire di essere una donna organizzata, al meglio di quello che posso». E' sposata con Luigi Palladino, 42 anni. Entrambi figli di famiglie numerose, lei prima di sei figli, lui primo di quattro. «Ho sempre desiderato avere tanti bambini – racconta – perché la famiglia è il centro, il nucleo di tutto, fonda sugli insegnamenti di Cristo». Così, quando nell'ottobre 1996 ha incontrato Luigi e ha scoperto che condividevano lo stesso desiderio è stato subito amore. Fidanzamento rapidissimo e matrimonio nel febbraio dell'anno successivo.
Laura e Luigi si sono incontrati durante un raduno nazionale dei giovani della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni, noti ai più come Mormoni. «Ma siamo cristiani e teniamo molto a sottolinearlo», puntualizza Luigi. «Spesso veniamo fraintesi – aggiunge la moglie – nei vecchi film siamo ritratti come poligami adoratori di Mormon ma la storia è molto diversa. E' la storia di un popolo che in Cristo e in Dio trova la propria ispirazione. Cerchiamo ogni giorno di vivere nell'insegnamento dei Comandamenti, è questo che trasmettiamo ai nostri figli».
Lui pugliese, lei milanese di origine veneta. Oggi abitano a Monguzzo in provincia di Como con la truppa. Daniele è arrivato nel 1998 poi Christian, Melissa, Massimiliano, Denise, Gabriel, Manuel. Da pochi giorni c’è anche Isabel, avrebbe dovuto essere la nona figlia ma nel 2011 Laura e Luigi hanno perso Gianluca alla trentunesima settimana di gravidanza.
Laura Dal Zotto (42 anni) con la piccola Isabel.
«Forse questa vita pare fuori dalla norma – dice Laura – ma è la
nostra scelta e siamo sereni e felici». C'è fermezza nelle parole di
questa famiglia che non si sente diversa, e nemmeno isolata, da una
società cui, in effetti, non assomiglia molto. «Io frequento poco la
società – dice Laura – gli impegni sono tanti e il tempo è tutto per i
ragazzi tra scuola, sport, casa. Ma non mi sento giudicata, se qualcuno
lo facesse mi dispiacerebbe».
«Certo – racconta – qualche battuta
di cattivo gusto l'ho sentita». In che senso? «Ci hanno chiesto se
il numero dei nostri figli fosse legato all'assenza di un televisore in
casa». Adesso il nome di Laura, sarà perché in un momento di crisi
l'arrivo di un ottavo figlio colpisce di più, ha fatto il giro d'Italia. «C'è baraonda, in effetti, intorno a noi – ammette – ma vogliamo
condividere l'importanza della famiglia. Incontro donne scoraggiate,
hanno paura del futuro, della mancanza di soldi, temono per la salute e
non hanno speranza. Così si fermano addirittura di fronte al secondo o
al terzo figlio nonostante li desiderino immensamente. Spero che la
nostra esperienza sia di sprone, che le donne si sentano più forti. Se
volete dei figli, io dico, fateli nonostante le difficoltà».
C'è
qualche altro pargolo in programma? «Ho 42 anni e mi faccio qualche
scrupolo, ma non voglio dire no. Potrebbe arrivare». Buona notizia
per i nonni Dal Zotto che oggi tra l’altro, dopo la nascita di Isabel,
aspettano già un nuovo nipote, il trentatreesimo. Anche le quattro
sorelle e il fratello di questa donna di Monguzzo, infatti, hanno scelto
di dare il un deciso contributo alla natalità del pianeta.
Davide Cantoni