18/05/2011
Quando in famiglia si presenta lo spettro della malattia tumorale se ad ammlarsi è un genitore oltre al dolore e alla paura si aggiunge la difficoltà di parlarne e di comunicare ai figli, la situazione. Chi deve intraprendere le lunghe terapie di cura e riabilitazione deve quindi caricare le proprie spalle dell'ulteriore difficile compito di dare una brutta notizia a chi vuol bene. E' necessaria, nel farlo, molta attenzione poiché, in particolare i bambini piccoli, se non sono adeguatamente e correttamente messi al corrente di ciò che preoccupa gli adulti possono vivere ingiustificati sensi di colpa o stati di ansia e angoscia.
La psicoterapeuta Nadia Crotti (già autrice insieme alla psicologa Serena Roma di un pezzo su Famiglia Oggi intitolato Come dare la notizia ai figli) spiega che che nascondere la verità è certamente la
peggiore delle modalità cui ricorrere quando si crea una
situazione
familiare difficile. L’esclusione, infatti, priva il bambino
della
possibilità di sentirsi utile nonostante la sua giovane età.
E' anche autrice di due utili, concreti e commoventi racconti (scaricabili dal sito dell'Associazione Italiana Gist), pensati appositamente per essere letti ad alta voce dai genitori ai bambini. Il
primo Una famiglia come la tua (Novartis Oncology, Lega
italiana
per la lotta contro i tumori, Genova) è raccontato in prima persona dalla voce
di una
bambina, Giulia, la cui mamma si ammala di tumore al seno. Lei e il fratello, cui viene spiegata la situazione, riescono a sostenersi e a rendersi utili in una famiglia sconvolta da questo avvenimento.
Il
secondo racconto La malattia in famiglia: condividere (Novartis Oncology, Lega
italiana
per la lotta contro i tumori, Genova) affronta invece la malattia di un papà e il punto di vista è quello di Fabio di soli 11 anni.
I racconti sono intervallati
da parti scritte in corsivo, che offrono suggerimenti su come
affrontare
i difficili argomenti e le domande dei bambini relative alla
malattia,
ma cercano anche di spiegare quali sono le loro nozioni
pregresse, i
loro pensieri e le loro emozioni.
Eccone alcuni esempi
- Che cosa sanno i tuoi bambini della parola cancro? Quali sono le
loro
reazioni a questa parola? Chiedilo ai tuoi bambini e permetti
loro di
descrivere le loro reazioni alla parola e le eventuali
conoscenze
- Ogni bambino possiede delle risorse come la sua forza, la sua
allegria,
la sua fantasia, la sua dolcezza e la sua capacità di assumersi
compiti. Queste risorse possono essere a vantaggio di tutta la
famiglia
e inoltre possono servire a dare loro alcuni incarichi o ruoli
in cui si
sentano utili e importanti
- Quali sono le conoscenze circa il cancro nella tua famiglia?
Condividi
con gli altri i tuoi dubbi e i tuoi sentimenti
- Per il tuo bambino è importante trovare un ruolo, sentirsi
utile.
Sottolinea con lui l’importanza che può avere per te in questo
momento della vostra vita.
- Vuoi che la tua situazione familiare rimanga tra le mura
domestiche?
Oppure vuoi parlarne con qualcuno? Puoi scegliere di non dirlo o
puoi
incoraggiare i tuoi figli a parlarne con chiunque desiderino
farlo
- Cosa ne penseresti di stabilire un orario in cui tu e la tua
famiglia vi
riunite a parlare dei cambiamenti che avvengono, anche
indipendentemente
da una eventuale malattia in corso? Valutate insieme come i
cambiamenti
possono modificare la vita di ognuno e permetti a ciascuno di
condividere con gli altri i propri sentimenti.
Orsola Vetri
Dossier a cura di Maria Gallelli e Orsola Vetri