23/05/2012
Maria
Falcone e Francesca Barra, Giovanni Falcone un eroe solo. Rizzoli.
Maria
Falcone, sorella di Giovanni, ricorda i due volti di Giovanni Falcone, Giovanni
privato bambino e ragazzo, ultimogenito, cullato da una famiglia avvolgente
eppure a suo modo austera, Falcone uomo amato da una donna che sapeva di
condividerne un destino rischioso, Falcone magistrato, solo, isolato,
invidiato, circondato in vita di pochi fidati amici, inspiegabilmente
moltiplicatisi in morte.
Le ultime parole di Falcone e Borsellino, a cura di Antonella Mascali, Chiarelettere.
È un’antologia dei pochi scritti che Giovanni Falcone e Paolo Borsellino hanno lasciato, parole pubbliche, lezioni, incontri. Un modo di far parlare loro, dopo che tanti, forse troppi, in questi giorni parleranno di loro.
Alex Corlazzoli, L'eredità, Altraeconomia.
Prova a guardare che cos’è rimasto di Falcone e Borsellino, scavando tra voci insospettabilmente diverse, senza pretesa di asepsi: magistrati, collaboratori di giustizia, amici, l’autore, che all’epoca era bambino e che ha ricostruito la loro memoria da adulto. Un libro che non pretende esaustività, però vivo, affettuoso.
Francesco Viviano e Alessandra Ziniti Visti da vicino, Aliberti.
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, visti dagli amici non famosi, non magistrati, non forze dell’ordine, non eredi, amici della quotidianità, del lato oscuro della loro blindata e breve vita, che però ha nelle immagini raccolte qui una sua allegria, forse non spensierata, ma comunque allegria. Bella scrittura.
Salvatore Borsellino e Benny Calasanzio Fino all'ultimo giorno della mia vita, Aliberti.
Dai ricordi d’infanzia alla tragedia, all’impegno di oggi: il fratello di Paolo Borsellino racconta lato intimo di una famiglia che è entrata eroicamente e tragicamente nei libri di storia.
Attilio Bolzoni Uomini soli. Pio La Torre, Alberto Dalla Chiesa, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino. Melampo.
Il racconto corale, scritto da chi li ha conosciuti, di quattro uomini che hanno condiviso, prima del loro tragico destino, un'immensa solitudine.
Giovanni Falcone con Marcelle Padovani, Cose di Cosa nostra, Bur.
L'esito di una lunga intervista di Giovanni Falcone alla giornalista di Le nouvel observateur, nel 1991, quando Falcone aveva appena lasciato Palermo.
Paolo Borsellino, Oltre il muro dell'omertà, scritti su verità giustizia e impegno civile, Bur.
Gli scritti privati e gli appunti di Borsellino. Una raccolta di riflessioni che toccano argomenti ancora attuali: carcere duro, riforma della giustizia, divisione delle carriere, lotta alla droga, intercettazioni e pentiti e, soprattutto, la pericolosa convergenza di interessi fra le mafie e alcuni settori dello Stato. Ma anche scritti più personali,come la durissima commemorazione dell'amico Giovanni Falcone
Alberto Melis, Da che parte stare. I bambini che diventarono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Piemme.
Alberto Melis, attraverso le parole delle loro sorelle, Maria Falcone e Rita Borsellino, ricostruisce l'infanzia dei due magistrati con l'intento di ricordare ai ragazzi il loro esempio, ma anche di dare un messaggio di speranza. Perché è da piccoli che si sceglie di stare dalla parte giusta del mondo.
Luigi Garlando, Per questo mi chiamo Giovanni, Rizzoli.
Un modo gentile, ma non edulcorato, di raccontare ai bambini la storia di Giovanni Falcone. Il giorno del suo decimo compleanno un papà regala al suo bambino, nato il 23 maggio 1992, una giornata al mare: è venuto il momento di sapere perché si chiama Giovanni.
Laura Anello, L'altra storia nel racconto dei famigliari Falcone, Borsellino e le vite spezzate a Capaci e in via D'Amelio, Sperling&Kupfer.
L'altra faccia del coraggio: non solo Falcone e Borsellino ma le storie degli otto angeli custodi che vigilavano sulla loro vita e sono morti con loro, servitori dello stato come loro, ma destinati a restare nell'ombra. Ricordarli era un dovere.
Elisa Chiari