Dossier campionato - MourInter!

Vincendo a Siena, la squadra milanese ha vanificato la grande rimonta della Roma. L'allenatore portoghese e una squadra cosmopolita.

Qui Juve: che disastro!

16/05/2010
Giankuigi Buffon, il portierone della Juventus e della Nazionale.
Giankuigi Buffon, il portierone della Juventus e della Nazionale.

Ultima giornata del campionato, l'Inter vince a Siena e la Roma a Verona-Chievo, restano i 2 punti di differenza, sono due partite oneste, regolari, senza odore di biscotti o torte in forno. Avversari pieni di impegno, non cattiveria, neanche quando la Roma passa provvisoriamente in testa alla classifica; festa nerazzurra, soddisfazione giallorossa. Sembra di sognare, di non essere in Italia. O sono tutti, i grandi del calcio, strepitosi attori capaci di finzioni superlative, e dunque personaggi da candidare all'Oscar del cosiddetto sport, o noi siamo troppo fessi, o davvero c'è qualcosa da salvare.
 
     Intanto la Sampdoria resiste al quarto posto che vale la Champions League a spese del Palermo, la Sampdoria allenata da Del Neri (o Delneri, ci sono due scuole anagrafiche di pensiero) che ora la lascia per passare ad una Juventus che cerca di rifarsi il trucco prelevando anche i dirigenti sampdoriani Marotta e Paratici, esperti di calcioazienda e di calciomercato. Del Neri lascia un Cassano rimesso in ordine nella testa, anche se Lippi non se ne è voluto accorgere per l'azzurro vietato anche a Totti, a Miccoli (poi rotto di suo), Balotelli, insomma all'estro calcistico.

     La Juventus, già. Umiliata nell'ultima partita a San Siro da  un Milan da terzo posto cioè da Champions, un Milan non più di Leonardo che non vuole prendere ordini tecnici e tattici da Berlusconi, La Juventus, la società più gloriosa d'Italia, 27 scudetti contro i 18 (da adesso, e salvo revoca) dell'Inter e i 17 del Milan, e ancora la più amata da un popolo tifoideo che però sprigiona nel suo seno ultras “brutti e cattivi” anche contro il loro stesso club. La Juventus che deve accontentarsi dell'Europa League, cioè la Champions League dei poveri, con Palermo e Napoli che però sono esentati da quei preliminari che invece intaseranno l'estate bianconera. La Juventus che ha collezionato quest'anno due allenatori ma sopratutto 15 sconfitte e 56 gol, eguagliando i due suoi record negativi della stagione 1961-62, la Juventus che non può onestamente godersi il Moggi del cupio dissolvi, la Juventus conservata da Lippi in azzurro per il Sudafrica, è comunque  l'interrogativo più interessante e intrigante del futuro molto prossimo.

di Gian Paolo Ormezzano
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