Egitto: calcio, politica e potere

Il secondo anniversario della Primavera araba, segnato dalle proteste, è stato accompagnato dalle violenze legate al calcio. Ma il problema è uno solo.

Lo chiamano calcio ma vuol dire politica

26/01/2013
Un corteo degli ultras dell'al-Ahli.
Un corteo degli ultras dell'al-Ahli.

Per capire meglio le implicazioni della strage di Port Said, dove il 2 febbraio scorso 74 tifosi di una squadra di calcio del Cairo, l'al-Ahli, furono uccisi dopo una partita peraltro vinta dalla squadra locale, il Masry, bisogna ricordare questo: sul banco degli imputati siedono 73 persone, ma 9 di loro sono poliziotti e 3 funzionari della squadra di calcio cittadina.


In poche parole: il calcio, in Egitto, è stato ed è, oltre che  una passione popolare, anche la valvola di sfogo, spesso violento, di tensioni che sono politiche e sociali. Il Tribunale ha voluto dare una lezione esemplare, chiedendo 21 condanne a morte, e il feroce assalto alla prigione da parte dei parenti degli imputati è stato respinto con pari forza e violenza. Ma la coincidenza con  i cortei tutti politici del Cairo, con gli slogan che chiedevano l'uscita di scena del presidente Morsi e con i morti e i feriti della capitale, è molto significativa, soprattutto nel secondo anniversario dei moti di piazza Tahrir che innescarono la rivoluzione egiziana e portarono alla caduta di Mubarak.

Il caso degli ultras dell'al-Ahli, la squadra cairota cui appartenevano i tifosi uccisi a Port Said, è esemplare. Come succede alle frange estreme del tifo di tutto il mondo, sono in grado di condizionare l'ambiente che ruota intorno allo sport: nel settembre scorso, un centinaio di loro fece irruzione negli studi di una televisione nazionale per interrompere un programma che criticava, appunto, il tifo violento. Ma questi tifosi si erano segnalati anche per essere stati in prima fila fin dalle manifestazioni iniziali di piazza Tahrir.





Hassan Hamdy.
Hassan Hamdy.

Non solo. A causa della strage di Port Said, la partenza del campionato egiziano di calcio era stata rinviata, per timore appunto di nuovi scontri. In quel periodo, gli ultras dell'al-Ahli hanno ripetutamente "attaccato" la sede della società per cui fanno il tifo, prendendo in particolar modo di mira Hassan Hamdy, presidente del club. 

Proprio quello di Hamdy è un caso esemplare delle commistioni tra calcio e politica che turbano, non solo da oggi, l'Egitto. Giocatore dell'al-Ahly e della Nazionale egiziana (di cui fu anche capitano), è presidente del club dal 2000. Con lui, l'al-Ahly ha vinto quattro volte il campionato egiziano e la Coppa d'Africa, diventando la squadra di calcio più titolata del Paese. Hamdy, però, è anche presidente della concessionaria pubblicitaria del gruppo al-Ahram (Le piramidi), che pubblica tra l'altro il quotidiano omonimo, il più noto e diffuso in Egitto.

Il gruppo editoriale al-Ahram, però, ha tra gli azionisti lo Stato e infatti si è distinto, nei due anni della Primavera araba egiziana, per l'estrema "moderazione" con cui ha affrontato e criticato prima le azioni di Mubarak e poi quelle dei Fratelli Musulmani nel frattempo saliti al potere. Si spiegano più con la politica che con lo sport, quindi, gli assalti alla sede di al-Ahli da parte degli ultras, che non a caso hanno più volte accusato Hamdy di essersi illecitamente arricchito con le attività della concessionaria pubblicitaria. Un modo neppure velato per mettere sotto accusa i suoi legami con il potere e, insieme, la linea del gruppo editoriale più potente dell'Egitto.

Fulvio Scaglione

Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare

Ultimi dossier pubblicati

%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati