Spazio, 50 anni fa l'eroe Gagarin

Il 12 aprile 1961 Yuri Gagarin si sollevava da una rampa di lancio nel Kazakistan. Era il primo volo di un uomo nello spazio. Oggi, mezzo secolo dopo, va in pensione anche lo Shuttle.

Dal primo uomo nello spazio alla svolta di Obama

12/04/2011
Yuri Gagarin nella navicella Vostok il 12 aprile 1961.
Yuri Gagarin nella navicella Vostok il 12 aprile 1961.

Cinquant’anni fa, il primo uomo nello spazio. Il 12 aprile 1961 la Vostok di Yuri Gagarin si solleva dalla rampa di lancio a Baikonur, nella steppa del Kazakistan. Il volo dura 108 minuti, una sola orbita attorno alla Terra. Quanto basta per trasformare quel giovane di 27 anni con il sorriso da ragazzo in un eroe e per aprire la strada all’esplorazione dello spazio.

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama punta a una nuova cooperazione internazionale nella conquista dello spazio.
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama punta a una nuova cooperazione internazionale nella conquista dello spazio.

Oggi, mezzo secolo dopo, siamo a una nuova svolta. A Cape Kennedy, in Florida, la navetta Endeavour è sulla rampa in attesa del lancio. L'ultimo, forse, di un Shuttle. La missione, la numero 134, con a bordo il nostro Roberto Vittori, avrebbe dovuto concludere - a trent’anni dal primo volo del Columbia (il 12 aprile 1981, le date giocano scherzi curiosi) - l’era dello spazioplano americano. Poi si è aggiunta un’altra missione, la 135, prevista all’inizio dell’estate ma ancora in forse. Nel frattempo, dopo la decisione di Obama di rinunciare al ritorno dell’uomo sulla Luna entro il 2020 - obiettivo incompatibile con il bilancio della Nasa e con il debito pubblico degli Usa - l’attenzione è tornata a concentrarsi sulla Stazione Spaziale Internazionale. Che sarà mantenuta in vita almeno sino al 2020 e, probabilmente, anche più in là nel tempo.

La navicella Dragon. Realizzata insieme con il razzo Falcon 9 dalla società californiana SpaceX, ha compiuto il primo volo orbitale di collaudo (senza uomini a bordo) alla fine del 2010.
La navicella Dragon. Realizzata insieme con il razzo Falcon 9 dalla società californiana SpaceX, ha compiuto il primo volo orbitale di collaudo (senza uomini a bordo) alla fine del 2010.

Una conferma della volontà di Obama di puntare a una maggiore cooperazione internazionale, ma la vera rivoluzione dell’amministrazione americana è un’altra: d’ora in avanti la Nasa si occuperà della scienza e dello sviluppo delle tecnologie che ci permetteranno un domani di esplorare il sistema solare. Pensionato lo Shuttle e abbandonato il progetto della capsula Orion, per portare in orbita gli astronauti si affiderà ai privati. Che si stanno scaldando i muscoli. A fine 2010 ha fatto il primo volo di collaudo la navicella Dragon, spinta dal razzo Falcon 9, entrambi progettati e costruiti dell’azienda californiana SpaceX. Un successo. La capsula avrà sette posti e un sistema di salvataggio dell’equipaggio in caso di malfunzionamento durante il lancio. Oltre a costi che saranno appena una frazione di quelli dello Shuttle.

A cinquant’anni da Gagarin la vera novità sembra essere questa: lo spazio non è più terreno riservato ai governi.

Giancarlo Riolfo
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