I dolori del giovane Obama

Disoccupati in crescita, Repubblicani scatenati e indignados a Wall Street. La rielezione per Obama diventa un miraggio. A meno che...

Rivoluzione a Wall Street

14/10/2011

   La rivoluzione che sta prendendo piede nel quartiere di Wall Street a New York e si estende a Washington ed altre città americane, a molti fa venire in mente il Tea Party. I primi protestano contro le banche che hanno trascinato sul lastrico tante persone e sono costate miliardi all’erario, i secondi gridano vendetta contro il Governo che vuole spendere troppi soldi del contribuente per dare servizi a chi non se li può pagare.

     I dimostranti di Wall Street vedono nel Governo una via d’uscita, l’unico modo per trovare una soluzione. Gli attivisti del Tea Party vogliono mandare a casa i politici di Washington a loro dire incapaci di circoscrivere la crisi che avvolge il paese e colpevoli di proporre come unica soluzione l’aumento delle tasse ai ricchi. I rivoltosi di Wall Street vogliono regolamentare le banche e che vengano aumentate le tasse a chi guadagna più di 250 mila dollari l’anno per finanziare lavori di ristrutturazione di ponti e strade, costruire nuove scuole e conseguentemente creare nuovi posti lavoro.    I repubblicani sono scandalizzati dagli scontri dei dimostranti di Wall Street con la polizia.

    Il Tea Party, spiegano, non ha mai creato grandi disordini. Dimenticano però che la destra anche se non è scesa in piazza contro la polizia, non ha per questo abolito la retorica della violenza. “Se il voto non funziona - ha detto un giorno nel corso di un comizio per le elezioni del novembre 2010 Joyce Kaufman attivista del Tea Party e conduttrice di un talk show radiofonico – funzioneranno le pallottole”.   

     “Non critico il Tea Party per la sua retorica – ha commentato l’ex funzionario della Casa Bianca Van Jones – critico tutti noi per non aver deciso di muoverci prima permettendo al Tea Party di portare lo scorso novembre decine e decine di nuovi deputati al Congresso".

     Anche il New York Times guarda al movimento di Wall Street sperando che prenda ispirazione dal Tea Party. “La protesta che si sta espandendo a macchia d’olio – ha pubblicato il giornale – potrebbe essere l’inizio di un movimento populista della sinistra in grado di controbilanciare la crescita del Tea Party a destra e colmare il vuoto di mancanza di entusiasmo che i democratici hanno nei confronti dei repubblicani”.

Mariuccia Chiantaretto
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare

Ultimi dossier pubblicati

%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati