Egitto, l'Italia ai primi posti negli aiuti

Un'indagine realizzata nel 2008 dall'Ocse sulla base dei fondi stanziati per la cooperazione allo sviluppo collocava il nostro Paese al settimo posto assoluto, dopo Usa e Germania.

31/01/2011

Settimi in assoluto, dopo gli Usa e alcuni grandi organismi come la Banca mondiale, l'Unione europea o il variegato sistema delle Nazioni Unite, nonché alle spalle della Germania: nel 2008, l'Ocse, ovvero l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, collocava il nostro Paese ai vertici della graduatoria di chi aiutava l'Egitto a lottare contro la povertà che ancora affligge certe aree del Paese e a migliorare nei campi della sanità, dell'ambiente, della tutela dei beni storico-culturali, dell'integrazione sociale.

     L'Italia è tuttora uno dei primissimi Paesi donatori, con circa 20 progetti in corso, del valore complessivo di oltre 90 milioni di euro e un programma di conversione del debito da 100 milioni di dollari. Nell'ultimo vertice bilaterale, svoltosi a Roma il 19 maggio 2010, sono stati stanziati ulteriori aiuti per altri 10 milioni di euro. Lo scorso settembre, poi, al Cairo, un summit d'alto livello ha valutato i buoni effetti del progetto “Alleviamento della povertá: diritti civili e legali per bambini, adolescenti e giovani donne” promosso in sette Governatorati dell'Egitto settentrionale - con il contributo della Cooperazione italiana - per dotare di documenti chi ne era privo senza far pagare a nessuno neanche i pochi spiccioli richiesti dalla procedura normale. Finora sono stati distributi circa 150.000 documenti, fra certificati di nascita a chi non era mai stato registrato, e carte di identitá. Ciò ha consentito a tutta questa gente di “esistere” formalmente e, soprattutto, di accedere ai servizi sociali, specialmente a quelli scolastici e sanitari.

    Infine, è stato versato nelle casse della Fao il promesso contributo di 3 milioni di dollari finalizzato a progetti contro la malnutrizione infantile. Il prossimo incontro ufficiale tra i due Governi era già stato annunciato con tanto di date (febbraio 2011) e luogo (Luxor).

Alberto Chiara
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