18/03/2012
Paolo Bosusco in una immagine tratta da Internet. Foto Ansa (dell'agenzia Ansa anche l'immagine di copertina).e l
New Delhi
Ore di apprensione per Paolo Bosusco e per Claudio Colangelo i due italiani rapiti nello stato indiano dell'Orissa, nel nordest dell'India da ribelli maoisti. Le autorità locali ritengono che l'ultimatum in scandeza la sera di domenica 18 marzo «non possa più valere dopo la disponibilità manifestata dal "chief minister" (capo del Governo dell'Orissa, ndr.)Naveen Patnaik»".
Secondo fonti locali i due italiani tenuti in ostaggio sarebbero nelle mani di
Shabhasachi
Panda, un anziano e moderato maoista che si è schierato più volte
contro la violenza e i crimini degli stessi rivoluzionari, perdendo per
questo la leadership del movimento a
favore dell'ala più estrema. Panda ha già rese note le 13 condizioni per la liberazione degli ostaggi, tra cui l'immediata
sospensione dei rastrellamenti militari nelle aree della guerriglia, e la
liberazione di numerosi detenuti politici.
Claudio Colangelo. Foto Ansa.
Desta sospetto, tuttavia, il fatto che delle 13 richieste avanzate dai rapitori, almeno un terzo siano già state soddisfatte dal Governo locale nei mesi scorsi, tanto da temere che le trattative in corso non siano portate avanti dai reali sequestratori, bensì da altre cellule rivoluzionarie o criminali che cercano di approfittare della tensione per ottenere vantaggi personali. Sembra che i due italiani siano stati catturati mentre stavano scattando fotografie a un gruppo di donne tribali sulla riva di un fiume. Paolo Bosusco conosce bene l'India, dove da un decennio organizza viaggi-avventura proprio in Orissa. Ma certo un'avventura come questa non rientrava nei suoi programmi.
Marta Franceschini