25/02/2011
Un grafico che mostra come è crollato il traffico Internet in Libia negli ultimi giorni.
Il grafico che vedete mostra quello che è accaduto alle connessioni Internet in Libia durante i disordini degli ultimi giorni. I dati sono relativi alle connessioni Internet distribuite sulla rete di server Akamai, ede easttamente nel periodo compreso tra martedì 15 febbraio e martedì 22 febbraio. Gli orari indicati si riferiscono al fuso orario Eastern Time (ET), sei ore in meno rispetto all’ora italiana. L'Akamai è un'azienda americana che gestisce una rete globale per la distribuzione di contenuti digitali e applicazioni online, dotata di oltre 85.000 server, su quali passa circa il 20% del traffico online globale.
Abbiamo chiesto a David Belson, direttore Market Intelligence di Akamai Technologies, di darci qualche dettaglio in più sulla situazione delle comunicazioni Internet in questo periodo di caos in Libia.
Come e in che luoghi della Libia sono state raccolte le informazioni per costruire questo grafico?
I grafici rappresentano dati relativi all’intero territorio libico.
Qual è la situazione di Internet in generale in Libia?
I dati si riferiscono unicamente al traffico web della Libia, gestito direttamente sui server di Akamai.
Il grafico mostra che, sebbene la situazione appare migliorata rispetto all’inizio della settimana, i livelli di traffico continuano a essere più bassi rispetto a quelli normali.
Quanti usano Internet attualmente in Libia?
Akamai non può indicare quante persone possono accedere a Internet in Libia e quante non ne hanno la possibilità. Detto questo, nel quarto trimestre del 2010 gli indirizzi unici IP che Akamai ha osservato sono circa 70.000, anche se non esiste una correlazione diretta tra gli indirizzi IP e il numero egli utenti.
Durante queste situazioni di conflitto con i regimi autoritari, dove ci sono sollevazioni popolo, qual è il ruolo di Internet e come evolve l'uso della Rete nella diffusione delle informazioni anti-regime?
In base ai recenti fatti in Libia e in Egitto, ma non solo, appare chiaro che Internet, e in particolar modo i social media, giocano un ruolo sempre maggiore per gli oppositori, che li utilizzano per organizzarsi, comunicare e raccogliere consensi a livello globale.
Pino Pignatta