A sei mesi esatti dallo storico referendum che ne ha sancito l’indipendenza dal Nord con una maggioranza schiacciante (il 98,83 per cento dei circa quattro milioni di votanti),
oggi, sabato 9 luglio, nasce ufficialmente il nuovo Stato: la Repubblica del Sud Sudan, il 54° Paese dell’Africa e il 193° del mondo.
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Il nuovo Stato nasce nudo: poverissimo, indigente, senza strutture governative capillari, senza strade e senza personale sanitario – spiega
Tommy Simmons, direttore generale di AMREF Italia –
Ma anche pieno di progetti e di speranza di riuscire a costruire un futuro diverso, all’interno di un contesto finalmente pacifico».
Sul Sud Sudan pesano ancora le ferite profonde inferte da decenni di guerra civile. Quella più lunga e sanguinosa, scoppiata nel 1983, ha causato la morte di circa due milioni di persone, quattro milioni di sfollati, la distruzione quasi totale di scuole, strade, ponti, ospedali, e l’esodo all’estero della maggior parte del personale sanitario.
Le conseguenze del conflitto continuano a riflettersi negli indicatori sanitari, tra i peggiori del mondo. La percentuale di casi di mortalità materna è la più alta al mondo: secondo i dati Onu, una donna su sette rischia di morire per parto o complicazioni in gravidanza.
«Amref partecipa in modo concreto alla costruzione del nuovo futuro del Sud Sudan», sottolinea Simmons, «
formando personale medico, necessario ed essenziale per costruire l’ossatura di un sistema sanitario degno di questo nome».
Il video, gentilmente concesso da Amref, è stato realizzato da una selezione delle immagini del reportage realizzato da Marco Di Lauro in Sud Sudan per Getty Images.